Russia, via libera del Senato al divieto di interventi per cambiare sesso

Il Senato russo ha approvato la proposta di legge che vieta gli interventi chirurgici di riassegnazione del sesso. Lo riporta l'agenzia Interfax. Il testo rappresenta secondo molti un'altra grave violazione dei diritti delle minoranze sessuali in Russia e prevede anche il divieto di apportare modifiche ai documenti personali sulla base di certificati medici di cambio di genere. Inoltre, chi ha cambiato sesso non potrà adottare bambini e se uno dei due coniugi ha cambiato genere il matrimonio sarà annullato. Per diventare legge il documento deve essere firmato dal presidente russo.
A giugno il deputato del partito di Putin «Russia Unita» Pyotr Tolstoy ha affermato che la bozza di legge riguarda «l'erezione di una barriera alla penetrazione dell'ideologia occidentale contraria alla famiglia» e pochi giorni fa il presidente della Duma Viaceslav Volodyn ha parlato di un presunto aumento degli interventi di riassegnazione del sesso negli Stati Uniti sostenendo che si tratta di «una tendenza mostruosa» che conduce alla «degenerazione della nazione».
A dicembre Putin ha firmato una nuova legge che proibisce anche tra gli adulti «la promozione» di quelle che vengono definite «relazioni sessuali non tradizionali». Secondo molti osservatori, è stata così estesa la legge che vieta «la promozione» degli «atteggiamenti sessuali non tradizionali» tra i minori: una norma che rende potenzialmente impossibile ogni manifestazione pubblica in difesa dei diritti delle minoranze sessuali e che è stata bocciata dalla Corte di Strasburgo perché discriminatoria e perché lede il diritto alla libertà d'espressione.