Viaggi

San Gottardo, De Rosa chiede un risarcimento per i ticinesi

Il Consiglio di Stato esprime sostanziale disappunto per il ritardo nella riapertura della galleria e domanda alle FFS di risarcire i detentori di abbonamenti e creare incentivi per chi compie un viaggio di un solo giorno in Ticino
© CdT/ Chiara Zocchetti
Giona Carcano
02.11.2023 16:22

Le FFS dovrebbero risarcire i detentori di abbonamenti e creare incentivi per chi compie un viaggio di un solo giorno in Ticino. È la richiesta di Raffaele De Rosa, presidente del Consiglio di Stato ticinese, dopo l'annuncio odierno delle FFS, che prevedono la totale riapertura della galleria di base del San Gottardo solo nel settembre del 2024.

In vista dell'alta stagione turistica del prossimo anno, le FFS dovrebbero sfruttare tutti i margini di manovra disponibili per migliorare i collegamenti tra la Svizzera tedesca e il cantone italofono, ha affermato De Rosa interpellato da Keystone-ATS.

La Confederazione e le FFS dovrebbero inoltre prendere in considerazione una compensazione per i titolari di abbonamenti. Sarebbero utili anche incentivi, come sconti per viaggi di un solo giorno verso la Svizzera meridionale, visto che proprio queste escursioni sono diminuite dopo l'incidente dello scorso agosto.

Il Consiglio di Stato esprime sostanziale disappunto per il ritardo nella riapertura della galleria. L'incidente ha rivelato la vulnerabilità dei collegamenti nord-sud, ha riassunto De Rosa. Essendo il Ticino l'unico cantone situato sul versante meridionale delle Alpi, il collegamento con il resto della Svizzera è di fondamentale importanza.

Ne risente il turismo di giornata

Di «influsso negativo sul turismo di giornata» parla anche Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. «Viviamo questa situazione già da alcuni mesi ed è per noi difficile valutare l'impatto». Ovviamente, ci sono ripercussioni pure «sul turismo d'affari». «Non disponiamo però di dati precisi relativi a questi segmenti, non potendo sapere quanti decidono di rinunciare a venire in Ticino, quanti scelgono di prendere comunque il treno allungando un po' il viaggio e quanti cambiano mezzo di trasporto optando presumibilmente per l'automobile».

Ticino Turismo prende atto della comunicazione delle FFS. Per quanto riguarda la possibilità di «mitigare questa situazione, valutazioni sono attualmente in corso».

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