San Suu Kyi ha rivisto il figlio

Birmania, non lo abbracciava da dieci anni
AtseAnsa
23.11.2010 11:54

BANGKOK - Un abbraccio sobrio davanti ai fotografi, con un sorriso velato da lacrime, prima di recarsi assieme nella residenza di famiglia che dal 2003 era stata la sua prigione. A 10 anni dall'ultimo incontro, Aung San Suu Kyi ha finalmente rivisto questa mattina il secondogenito Kim Aris, arrivato all'aeroporto di Rangoon con un volo da Bangkok, dove ha ottenuto il visto che in precedenza gli era stato ripetutamente negato dalle autorità birmane.«Sono molto felice», ha confessato Suu Kyi ai presenti, per poi sorridere davanti al tatuaggio esibito dal figlio sul braccio sinistro: un pavone e una stella, il simbolo della «Lega nazionale per la democrazia» (Nld), partito guidato dal premio Nobel per la Pace prima del suo scioglimento forzato lo scorso maggio, conseguenza della decisione di boicottare le elezioni del 7 novembre. La leader dell'opposizione tramite il suo avvocato Nyan Win ha ringraziato le autorità per aver concesso il visto al figlio, che ha spiegato di voler rimanere nel Paese per circa due settimane. Suu Kyi, 65 anni, non ha visto dal 2000 neanche l'altro figlio Alexander (37 anni) - nato dal suo matrimonio con il britannico Michael Aris e residente negli Stati Uniti - oltre a non aver mai potuto incontrare i due nipotini. Dal suo ritorno in Birmania nel 1988, la donna riuscì a rivedere il marito solo cinque volte, prima della sua morte per malattia nel 1999.