Il dato

Sanità: la spesa pro capite in Ticino rallenta, ma resta la più alta a livello svizzero

Nel secondo trimestre del 2025, la spesa cantonale ha segnato un calo dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 - Su base annua, però, i costi continuano a crescere, sebbene a un ritmo più lento rispetto alla media nazionale - Come influirà sui premi che verranno annunciati a fine mese?
©Chiara Zocchetti
Francesco Pellegrinelli
10.09.2025 06:00

Qualche settimana ancora e sapremo di che morte morire. Si fa per dire, certo. Anche se poi, a guardare bene, la morsa dei premi di cassa malati, di anno in anno, si fa effettivamente sempre più stretta.

L’erosione del potere d’acquisto, in Ticino, avanza a colpi di rincari nell’ordine del 10%, a fronte di salari che, invece, faticano a crescere. Serve forse un ripasso? +10,5% nel 2025; +10,5% nel 2024; +9,2% nel 2023. Che cosa dobbiamo attenderci, quindi, per il 2026? A quanto ammonterà il rincaro dei premi di cassa malati in Ticino?

Difficile fare previsioni, anche se il punto di partenza resta sempre l’andamento dei costi delle prestazioni mediche coperte dell’assicurazione di base. I premi vengono infatti calcolati in base a una stima che considera i costi registrati nell’anno precedente, quelli parziali registrati nell’anno in corso, e quelli previsti per l’anno successivo.

A maggio, il portale di confronto online Comparis ha pubblicato le sue previsioni, stimando per il 2026 un aumento medio dei premi dell’assicurazione malattia, a livello nazionale, del 4%. Ieri, è toccato a bonus.ch correggere al rialzo la stima portandola intorno al 5%.

Si tratterebbe comunque di un rincaro più contenuto rispetto a quello registrato nel 2025 (+6%) e, soprattutto, rispetto al forte balzo del 2024 (+8,7%).

Difficile stabilire l’attendibilità delle previsioni (per forza di cose parziali) che viene fatta tenendo conto anche dall’evoluzione dei prezzi e dello stato delle riserve delle casse malati. Per quanto riguarda quest’ultima voce, le cose sembrano andare un po’ meglio. Entrambi i portali di confronto, convergono sul fatto che la situazione finanziaria delle singole casse, dopo la riduzione delle riserve imposta politicamente dal Consiglio federale negli ultimi anni, è in parte migliorata. In realtà, permangono alcune differenze sostanziali.

Come indicato da bonus.ch, non tutte le casse dispongono del margine di manovra necessario per assorbire l’aumento dei premi. Secondo il portale, ciò potrebbe tradursi, per alcuni assicuratori, in aumenti anche superiori al 10% per il 2026.

Spesa pro capite

E il Ticino? Quest’anno Comparis non ha azzardato previsioni regionali. Lo scorso anno, però, ci aveva azzeccato. L’evoluzione dei costi resta comunque un valido punto di partenza. Come si posiziona allora il nostro cantone rispetto al resto della Svizzera?

Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Ufficio federale di sanità pubblica, il Ticino risulta come la regione con la spesa pro capite, in assoluto, più alta a livello svizzero.

Dalle statistiche ufficiali emerge infatti che negli ultimi 12 mesi (giugno 2024 - giugno 2025) sono state fornite prestazioni mediche per 5.890 franchi di costi coperti dall’assicurazione obbligatoria, pari a una spesa media mensile di 490 franchi. La media svizzera, nel medesimo periodo, è invece di 4.810 franchi, circa 400 franchi al mese. Mediamente, la spesa pro capite in Ticino è più alta di circa il 22,3%.

Accanto al Ticino, tra i cantoni con l’importo pro capite annuo più elevato, troviamo in ordine Ginevra (5.854 fr.), Neuchâtel (5.398 fr.), Basilea Campagna (5.392 fr.), Vaud (5.301 fr.) e Giura (5.240 fr.). Appenzello interno è invece il cantone con la spesa procapite più bassa (3.476 franchi), mentre i Grigioni viaggiano con una spesa pro capite di 4.169 franchi.

Dove cresce di più

Campione di spesa pro capite, il Ticino non è tuttavia il cantone con l’evoluzione più marcata: negli ultimi 12 mesi Zugo ha infatti registrato un incremento delle prestazioni del 9,8% a 4.074 franchi per persona.

Un andamento che potrebbe essere legato all’annuncio del Governo di voler coprire quasi integralmente i costi delle cure ospedaliere nel 2026 e 2027, con l’obiettivo di alleggerire i premi a carico dei cittadini. Indirettamente, questa prospettiva di maggiore copertura statale potrebbe aver inciso anche sulla soglia di accesso alle cure da parte dei cittadini già nel 2025.

Tornando al Ticino, sempre secondo il monitoraggio federale, nel secondo trimestre del 2025 la spesa pro capite a carico dell’assicurazione obbligatoria ha raggiunto i 1.536 franchi, segnando un calo dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a circa 25 franchi in meno.

Una buona notizia che, tuttavia, non trova riscontro sull’arco dei 12 mesi: tra giugno 2024 e giugno 2025, la spesa sanitaria ticinese è infatti aumentata del 2,5% (+145 franchi a persona), pur restando su un ritmo più moderato rispetto alla media nazionale, cresciuta del 4,6% (+210 franchi a persona).

Quanto influirà sul rincaro dei premi? Se è vero che cresciamo meno, è anche vero che abbiamo la spesa pro capite più alta di tutte. Un rincaro tra il 6-8% per il Ticino (a fronte di un aumento medio a livello nazionale del 4-5%) appare, a questo punto, uno scenario realistico. A fine mese, sapremo di che morte morire. Si fa per dire, ben inteso.

Due ticinesi su tre pronti a cambiare cassa malati

Il 21% di chi risiede in Svizzera italiana ha cambiato cassa malati nel 2025. E la tendenza, in questa regione linguistica, è in accelerazione: per il 2026, il 66% della popolazione prevede una disdetta, anticipando già un altro importante aumento dei premi. È quanto emerge da un sondaggio svolto dal portale di confronto online bonus.ch pubblicato nelle scorse settimane. Nel 2023, quando i premi malattia erano aumentati in media del 6.6%, il 19% della popolazione svizzera si era rivolto a una nuova compagnia. L’anno scorso, di fronte a un aumento storico - ben l’8.7% a livello federale -, il tasso di persone che hanno cambiato cassa malati è stato del 17%. Anche per il 2025, il 17% della popolazione assicurata ha voltato le spalle alla propria compagnia, in reazione all’aumento del 6.0%. Negli ultimi due anni, il Ticino è stato il cantone più colpito dall’aumento dei premi malattia, con un incremento medio del 10.5%. Non sorprende quindi che il tasso di cambiamento più elevato sia stato registrato nella Svizzera italiana (21%), mentre nella Svizzera tedesca e nella Svizzera romanda ha raggiunto, come detto, il 17%. È soprattutto nella categoria dei cinquantenni che si registra il tasso di cambiamento più elevato (25%). Al contrario, gli assicurati e le assicurate di 80 anni e oltre rimangono in gran parte fedeli alla loro cassa (a cambiare è solo il 13%). Sempre secondo il portale bonus.ch, l’andamento dei premi influenza fortemente la fedeltà degli assicurati. Secondo l’analisi, l’83% degli utenti e delle utenti online che hanno richiesto una nuova offerta di assicurazione malattia cita il desiderio di risparmiare come motivazione principale. Solo il 5% dichiara di rivolgersi altrove per insoddisfazione nei confronti della propria cassa malati. Lo scorso maggio, quando l’aumento stimato dei premi malattia era compreso tra il 4% e il 6%, quasi un terzo di chi ha risposto al sondaggio di bonus.ch prevedeva di disdire il contratto e cambiare compagnia per il 2026. Una quota che, come visto, in Ticino sale a due assicurati su tre. 

La riduzione della spesa pro capite nel secondo trimestre del 2025 si spiega soprattutto con l’andamento delle prestazioni ospedaliere, quelle stazionarie sono scese del 12,2% (217 franchi pro capite), mentre quelle ambulatoriali hanno registrato un calo del 6% (292 franchi). Anche le cure nelle case anziani si sono leggermente ridotte (-2,3%, 102 franchi). Al contrario, alcune voci più contenute ma in crescita hanno contribuito a mantenere positivo il dato annuo: l’assistenza domiciliare (Spitex) è salita del 6,8% (+70 franchi), mentre le «altre prestazioni» hanno fatto registrare un vero e proprio balzo, +16,9% a 126 franchi pro capite. Incrementi più moderati si osservano per le farmacie (+2,4%, 238 franchi).
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