Sanzioni contro la Libia inasprite

BERNA - La Svizzera ha inasprito oggi le sanzioni contro la Libia sulla scorta di quelle adottate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu il 26 febbraio. Tali provvedimenti comprendono misure a livello finanziario contro 6 personalità legate al regime libico, compreso lo stesso Muhammar Gheddafi, e un embargo sulle forniture di armi. Contro sedici personalità legate al regime sono state imposte restrizioni a livello di spostamenti (immigrazione e transito).
«Per noi - ha detto oggi davanti ai media il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi - si tratta di rafforzare la sorveglianza sulle transazioni finanziarie che potrebbero direttamente o indirettamente profittare a tutta una serie di persone legate al regime. Banche e altri intermediari sono quindi invitati a rafforzare il loro dovere di diligenza, ha ricordato Simonazzi, se non vorranno incorrere nei rigori della legge.
Le sanzioni dell'ONU completano una prima serie di provvedimenti adottati dalla Confederazione nei confronti di 29 personalità libiche lo scorso 21 febbraio, volte al congelamento dei loro patrimoni. Tra queste 29 persone si trovano anche le 6 personalità comprese nella lista di proscrizione dell'Onu.Sotto la lente anche le attività di Tamoil, società petrolifera elvetica controllata da una società con sede in Olanda, la Oilinvest, a sua volta posseduta dalla Lybian Investment Authority.