Scavano un tunnel e rapinano una banca di Milano

MILANO - "Abbiamo cominciato a sentire i rumori domenica sera, e nel condominio per scherzo abbiamo detto: 'Ma che sarà', non è che fanno un colpo in banca?'". Le preoccupazioni dei solerti residenti milanesi erano proprio azzeccate. Infatti, stamani, in viale Regina Giovanna, a due passi dal centrale corso Buenos Aires, una "banda del buco" formata da quattro persone ha messo a segno un colpo nella filiale di una banca al piano terra del palazzo. E questo nonostante fossero stati avvisati sia l'istituto sia la polizia italiana.
La storia, che ha un po' del grottesco, è cominciata domenica scorsa, ben cinque giorni prima della rapina. Tremori, persistenti rumori che provenivano dal basso, ogni sera, e poi per buona parte della notte. "Lunedì scorso ci siamo parlati tra noi e una condomina è andata in banca ad avvisare dei tremori che avevamo sentito. So che altri di noi sono poi anche andati in un commissariato vicino, mi pare martedì, perché i rumori continuavano. Il portinaio ha anche visto una pattuglia ferma davanti alla banca, ma non sappiamo se era per questo", ha spiegato un residente.
"In commissariato - ha aggiunto un altro - ci è stato detto che se avessimo risentito quei rumori avremmo dovuto chiamare il 113. I rumori sono continuati, fino a ieri sera quando sono cominciati prima, nel tardo pomeriggio. Fuori tremava pure il marciapiede". Ma a nulla sono serviti gli avvertimenti. La "banda del buco" ha potuto terminare di scavare il suo tunnel sotterraneo (o di abbattere le pareti che li separavano dall'area sottostante la banca, la ricostruzione esatta è ancora in corso di ricostruzione, ndR) e poi un foro nel pavimento per entrare nei locali della Banca popolare di Novara.
Ingente, anche se non ancora quantificato, il bottino: i banditi, infatti, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, hanno svuotato le cassette di sicurezza nel caveau dell'istituto. Erano entrati nella sede prima dell'orario di apertura al pubblico - pare tramite l'impianto fognario della città - e dopo aver atteso i primi dipendenti li hanno costretti ad aprire il caveau mostrando una pistola. Qualche maltrattamento, per essere convincenti, ma nessun ferito. Poi sono fuggiti percorrendo a ritroso il tunnel, dileguandosi. Rimane da chiarire, però, se la rapina avrebbe potuto essere evitata.