Il caso

«Scelta infelice e scivolone inaccettabile della RSI»

Il presidente del Consiglio regionale della CORSI Luigi Pedrazzini commenta la controversa puntata di «Politicamente scorretto» con ospite il consigliere di Stato Raffaele De Rosa - Il direttore Canetta ne ha già discusso con la produzione
Il presidente del Consiglio regionale della CORSI Luigi Pedrazzini. (Foto Archivio CdT)
Massimo Solari
13.05.2019 12:31

LUGANO - Sta facendo parecchio discutere l’ultima puntata del programma «Politicamente scorretto», andata in onda sabato sera sulla RSI. Nel mirino è finito il siparietto che ha visto protagonista il neodirettore del DSS Raffaele De Rosa, chiamato - su invito del presentatore Nicolò Casolini - a indicare con una bacchetta le parti dell’anatomia umana potendo contare sul corpo di due giovani ragazze gemelle. Una scelta, quest’ultima, che oltre a infiammare i social network ha fatto insorgere diversi deputati e deputate, così come il coordinamento delle donne della sinistra: tutti hanno duramente criticato lo sketch per l’immagine della donna veicolata al pubblico. Il tutto annunciando un reclamo formale al mediatore della RSI e invocando, indirettamente, l’intervento della CORSI. Detto fatto abbiamo interpellato il presidente del Consiglio regionale della Società cooperativa per la RSI, Luigi Pedrazzini. La condanna dell’accaduto, è stata ferma: «Sono stato informato e non ho alcun problema a parlare di scelta infelice. È stato veicolato un messaggio inaccettabile dell’universo femminile, che stigmatizzo in modo chiaro. Comprendo e condivido le reazioni di queste ore. Si è trattato di uno scivolone e di un errore che non andrà ripetuto». Non solo. Della questione si è occupato anche il direttore della RSI Maurizio Canetta. «Il direttore - conferma Pedrazzini - mi ha inviato una comunicazione nella quale ha preso le distanze da questa scelta. Mi ha inoltre indicato di aver già affrontato la questione con la produzione del programma interessato. Anche il Consiglio del pubblico, inoltre, dovrebbe essere già intervenuto».

Socialisti e Verdi insorgono sui social: «Una vergogna»

La trasmissione ha scatenato le dure reazioni del mondo politico. Tra i primi a manifestare tutto il proprio scontento è stato il neoeletto deputato socialista Fabrizio Sirica, che su Facebook ha commentato: «Politicamente scorretto sarebbe stato chiedere a De Rosa dove ha preso i soldi per la campagna, non usare due gemelle come un oggetto sul quale indicare le parti del corpo. Se qualche produttore alla RSI pensa che per incrementare gli ascolti bisogna seguire le orme della tv berlusconiana è fuori strada. Ho provato vergogna per la nostra tele pubblica mentre vivevo l’imbarazzo di quelle due ragazze». Indignazione anche per il coordinamento delle donne di sinistra, che ha annunciato anche un reclamo al mediatore della RSI: «Cara Radiotelevisione svizzera (RSI), noi donne siamo indignate per questo modo di svolgere servizio pubblico. L’unica cosa veramente Politicamente scorretta, non è l’irriverenza nei confronti dei politici di turno (quale?), ma il trattamento alle ragazze presenti sabato sera in trasmissione, ridotte a oggetti muti. I corpi usati (e mostrati) per un gioco cretino e senza senso. Una narrazione della trasmissione “Politicamente scorretto” di sabato 11 maggio, umiliante per tutte le donne, comprese le ottime professioniste che lavorano presso l’azienda di comunicazione più importante della Svizzera italiana. Abbiamo ricevuto molte sollecitazioni a intervenire e quindi inoltriamo reclamo al mediatore RSI». Dello stesso tenore anche la reazione dei Giovani Verdi: «Per chi fosse ancora scettico sull’utilità dello sciopero generale femminista e delle donne, ecco che ieri la RSI ci ha offerto un palese esempio del perché è importante scendere in piazza e unirsi alla lotta. Scandaloso e inappropriato è stato il messaggio veicolato dalla nostra televisione pubblica, che si è servita dell’immagine di due giovani ragazze per mettere in piedi un teatrino di poco gusto. Spiacevole e triste è il fatto che all’alba dello sciopero generale la RSI copi i bassi contenuti dalla televisione berlusconiana, palesando una mancanza di fantasia e buon senso».