Schiena nuda, scandalo in Belgio

BRUXELLES - Il primo ministro del Belgio, Elio Di Rupo, ripreso dalla tv mentre si cambia la camicia mostrando la schiena nuda e, a tre mesi dalle elezioni, scattano furibonde polemiche in Belgio. Con odore di strumentalizzazioni politiche e/o pubblicitarie.Perché le immagini, di tre secondi e lontane dall'essere scandalose, compaiono nello spot di lancio di un servizio molto lungo realizzato dalla televisione fiamminga 'Vier' per un programma che mostra i Vip del Belgio dietro le quinte. Per realizzarlo la tv ha seguito per molti mesi Di Rupo, 62 anni, origini abruzzesi, socialista e gay dichiarato.Tra le prime ad attaccare Di Rupo dicendosi "scandalizzata" è stata una popolare giornalista belga, Emmanuelle Praet, conduttrice di un programma sulla Rtl francofona. "È il primo degli svergognati" ha tuonato dichiarandosi "scioccata". Il leader dei liberali, Alain Destexhe, ha twittato la sua indignazione: "Elio Di Rupo che si mette nudo in tv è scandaloso", "Mi vergogno per il nostro Belgio". L'opinionista Alain Raviart punta sul fatto che Di Rupo, gran nuotatore, ha voluto mostrare la sua straordinaria forma fisica "con un effetto boomerang".La vicenda è finita sulle prime pagine dei media belgi, ma con il passare delle ore il taglio dei commenti è radicalmente cambiato. Il fiammingo 'Het Laatste Nieuws' ad esempio titola sulla frasi della Praet, ma nella edizione online osserva che la stessa giornalista nel suo profilo Twitter originale si mostra in bikini, a quattro zampe in un parco.Ed il francofono 'Le Soir' che aveva titolato "Di Rupo si spoglia in tv", ora ha il titolo principale su "Le altre foto 'scandalosè dei capi di stato, prima di Di Rupò. Un servizio che riporta foto in costume dello stesso Destexhe, di Sarkozy con la Bruni, dell'ex re dei Belgi Alberto II, del leader dei separatisti fiamminghi Bart De Wever. E non mancano Vladimir Putin, Barack Obama, Ronald Regan e Bill Clinton. Per non parlare dell'immagine di Di Rupo che esce da una piscina pubblica.Il premier non ha commentato, ma il suo portavoce ha parlato di "un servizio televisivo molto rispettoso" osservando che quelle incriminate erano "tre secondi di immagini mentre si cambiava la camicia il 21 luglio prima della sfilata per la festa nazionale in una giornata molto calda e umida".