Scintille tra Washington e Kabul

NEW YORK / KABUL - Scintille tra Washington e Kabul sulla eventuale nomina di Marshal Mohammad Qasim Fahim alla vicepresidenza afghana in caso di vittoria di Hamid Karzai: lo riferisce il New York Times. Secondo il quotidiano, il Dipartimento di Stato Usa e Karzai sono ai ferri corti per l'annunciata nomina di Fahim, ex ministro della Difesa accusato, già durante l'era di George W. Bush, di avere legami con il traffico di droga.«Hillary Clinton ha detto a Karzai che la nomina di Fahim danneggerebbe la sua credibilità con gli Stati Uniti ed altri Paesi», scrive il Nyt citando una fonte anonima dell'amministrazione Usa. Gli Stati Uniti, se Fahim venisse nominato vice da Karzai, «probabilmente considererebbero delle sanzioni, come ad esempio rifiutargli il visto per entrare nel Paese».Anche Fahim, come il generale Abdul Rashid Dostum, il signore della Guerra «arruolato» da Karzai nelle file dei suoi sostenitori, «dal 2001 ha lavorato con la Cia e venne premiato con milioni di dollari in contanti», scrive il Nyt, sottolineando che dopo il conflitto, diventato ministro della Difesa del governo Karzai, Fahim gestì il fiume di denaro per creare ed addestrare l'esercito di Kabul. Nel 2002, un membro della Cia lo accusava di essere legato al traffico di droga: secondo i servizi americani con un aereo dell'era sovietica trasportava eroina in Russia.