Scontri allo stadio, almeno 74 morti

IL CAIRO - È salito a 74 morti il bilancio provvisorio dei violenti scontri registrati allo stadio di Port Said in Egitto, al termine di una partita di calcio fra la squadra locale El Masrj e Al Ahlj, uno dei due Club più popolari del Paese. Almeno 1000 i feriti. Il ministro dell'Interno egiziano, Mohamed Ibrahim, ha reso noto che sono state arrestate 47 persone. Molte vittime, ha detto, sono morte nella calca. La ricerca di altre persone coinvolte sta continuando.
Gli scontri sono scoppiati quando centinaia di ultrà locali hanno invaso il terreno di gioco, dando vita a una vera e propria caccia ai giocatori avversari (vd. video CNN).
Nel frattempo i Fratelli musulmani hanno accusato i sostenitori dell'ex presidente Hosni Mubarak di aver pianificato gli scontri. Essal el Eryan, alto esponente dei Fratelli musulmani, è andato oltre accusando esercito e polizia di avere reso possibile la mattanza consentendo ai tifosi di entrare armati nello stadio.
Sullo sfondo la partita per il predominio politico del paese mentre si è appena insediata la nuova Assembla del popolo, dominata dai movimenti islamisti. Per mesi commentatori e analisti hanno ipotizzato l'esistenza di una sorta di patto fra la Fratellanza e il consiglio militare. Ma stasera questo equilibrio già precario può essere stato messo in difficoltà.
Le violenze saranno al centro di una seduta straordinaria dell'Assemblea del popolo, mentre in città è stato dispiegato l'esercito.