Scontri tra NoTav e polizia

TORINO - Quattro poliziotti feriti, due dei quali con ustioni alle gambe causate dal lancio di fuochi d'artificio. È questo il primo bilancio della Questura di Torino, dopo gli scontri di oggi pomeriggio in Val Susa tra forze dell'ordine e manifestanti No Tav.
Secondo la polizia circa 400 persone, intorno alle 17, hanno raggiunto uno degli sbarramenti posti a protezione del ponte sul fiume Dora e, dopo aver tentato di rovesciare la recinzione, hanno lanciato pietre, fuochi d'artificio e grossi petardi verso gli agenti, che hanno risposto con i lacrimogeni.
I primi scontri tra manifestanti e polizia si erano già avuti stamattina in Val di Susa, da dove è partita la marcia.
Una sessantina di persone, tutte vestite di nero, si è portata in testa al corteo raggiungendo lo sbarramento della polizia e lanciando contro gli agenti pietre e artifici pirotecnici. Altre persone dello stesso gruppo hanno, invece, cercato di agganciare con delle corde le reti che delimitano l'area del cantiere, provando ad abbatterle. Per respingere l'attacco, la polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni e ha utilizzato l'idrante. Dopo alcuni minuti di tensione, la situazione pare essere tornata alla normalità.
Il corteo No Tav di circa 1200 persone è partito stamattina da Exilles, violando l'ordinanza del Prefetto di Torino e le prescrizioni del Questore di Torino, e quindi decidendo di imboccare la strada provinciale 233 che conduce al limite dell'area protetta in Val Clarea, dove sorge il cantiere dell'alta velocità.