SDG Flag Day a Lugano: primo dialogo tra le grandi città svizzere

Lugano ha ospitato venerdì 17 ottobre, presso l’Asilo Ciani, l’edizione 2025 dell’SDG Flag Day, la giornata dedicata agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. L’evento si è svolto alla presenza di numerose autorità federali e cittadine, confermando il ruolo crescente delle città nel guidare la transizione verso un futuro più sostenibile.
L’apertura è stata affidata a un videomessaggio del consigliere federale Ignazio Cassis, che ha ricordato come «la Svizzera abbia la responsabilità e l’opportunità di essere un modello nell’attuazione dell’Agenda 2030, sia sul piano nazionale che internazionale».
Una prima nazionale per Lugano
Per la prima volta, il Flag Day nazionale è stato ospitato da una città: Lugano, scelta quale esempio di impegno concreto nella promozione di uno sviluppo urbano sostenibile grazie al progetto #LuganoSostenibile. Dal 2019, scuole, comuni, organizzazioni e aziende issano la bandiera degli SDGs per testimoniare simbolicamente il loro sostegno agli obiettivi dell’Agenda 2030, ma è la prima volta che questa iniziativa assume una dimensione nazionale con una sede ufficiale.
Presenti all’evento i sindaci di Bienne, Glenda Gonzalez Bassi, e di Lugano, Michele Foletti, insieme a rappresentanti delle città di Berna, Zurigo e del governo del Cantone Basilea Città. Hanno partecipato anche i delegati del Consiglio federale per l’Agenda 2030, Markus Reubi (DFAE) e Daniel Dubas (DATEC), oltre alla direttrice dell’Unione delle città svizzere, Monika Litscher, e al consigliere di Stato ticinese Claudio Zali.
Nel suo intervento, il sindaco Michele Foletti ha ribadito il ruolo determinante dei centri urbani: «Le città hanno un ruolo fondamentale: qui vive la maggior parte della popolazione e si concentra gran parte delle attività economiche. Sono dunque i veri motori della sostenibilità, capaci di orientare e guidare questo processo a livello nazionale».
Dialogo tra città e buone pratiche
La giornata ha rappresentato un importante momento di confronto tra le amministrazioni delle principali città svizzere. Sono state condivise esperienze e buone pratiche su temi come la resilienza urbana, la trasformazione ecologica, la mobilità sostenibile e la partecipazione ai network internazionali.
Attraverso il contributo di esperti, Lugano ha presentato un esempio concreto di collaborazione tra scienza, economia e società civile, mostrando come l’interazione tra diversi attori possa accelerare il raggiungimento degli SDGs e rafforzare le comunità locali.
Il futuro raccontato dai giovani
Un momento significativo della giornata ha visto protagonisti gli studenti del Liceo di Lugano 1 e 3, che hanno condiviso con le autorità la loro visione della «Città del 2030». I giovani hanno presentato i progetti sviluppati nei Laboratori di cultura urbana – Mediazione Giovani, culminati in una mostra allestita all’Asilo Ciani.
Tra questi, è stato particolarmente apprezzato il progetto «Isole d’Estate», nato dalla collaborazione tra la Città di Lugano, i licei e l’istituto i2a, esempio di progettazione partecipativa e di innovazione nel ripensare gli spazi urbani.
Agenda 20230: a metà del percorso
L’evento si è svolto in un momento simbolico: a dieci anni dall’adozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta anche dalla Svizzera il 25 settembre 2015. Il programma si fonda su 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e 169 sotto-obiettivi, organizzati attorno ai cinque pilastri Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partenariato.
Il SDG Flag Day, promosso dal Global Compact delle Nazioni Unite, rappresenta dunque non solo una celebrazione simbolica, ma anche un invito all’azione concreta.