Se siete a Madrid, non chiamate "prostitute" le prostitute

La sindaca "politicamente corretta" Manuela Carmena raccomanda ai giornalisti di definirle "donne in situazione di prostituzione"
Red. Online
23.09.2016 16:29

MADRID - Non chiamatele "prostitute" o "lavoratrici" del sesso, ma "donne in situazione di prostituzione", ed i loro 'clienti' devono essere descritti come "prostitutori": sono le raccomandazioni rivolte ai giornalisti da un manuale della terminologia 'corretta' da usare sulla prostituzione presentato dal sindaco di Madrid Manuela Carmena.

L'opuscolo del municipio della capitale spagnola, edito in occasione della giornata mondiale contro lo sfruttamento sessuale e la tratta dei minori, raccomanda anche ai giornalisti di non mostrare immagini di donne che si prostituiscono "in atteggiamento sessuale" o mentre vengono fermate dalla polizia.

L'ex-magistrato, 72 anni, da oltre un anno alla guida dell'amministrazione di Madrid, ha affermato che la guida è "molto utile" per "prendere coscienza di un atto di sfruttamento individuale di cui soffrono tante donne perché un uomo ha deciso di sfruttarle".