Migranti

Sea-Eye 4 multata per la terza volta dall'Italia

Il capitano dell'imbarcazione «è stato informato che la nave di soccorso sarà nuovamente punita con un fermo amministrativo di 20 giorni e una multa di circa 3.000 euro» a Vibo Valentia
© KEYSTONE (EPA/ALEXANDER DRAHEIM)
Ats
31.10.2023 15:55

La Sea-Eye 4, la nave di una delle due organizzazioni non governative tedesche finanziate da Berlino per recuperare migranti nel Mediterraneo, è stata multata per la terza volta quest'anno e le è stato di nuovo imposto un fermo amministrativo.

Lo scrive in un comunicato la stessa organizzazione non-governativa con sede a Ratisbona precisando che ieri pomeriggio il capitano dell'imbarcazione «è stato informato che la nave di soccorso sarà nuovamente punita con un fermo amministrativo di 20 giorni e una multa di circa 3.000 euro» a Vibo Valentia, in Calabria.

«La Guardia costiera italiana accusa l'equipaggio della nave di non aver seguito le istruzioni della cosiddetta Guardia costiera libica», aggiunge la nota sostenendo che i guardacoste libici - con la «minaccia di violenza» - avevano «chiesto alla Sea-Eye 4 in acque internazionali» di allontanarsi verso nord e avevano poi incalzato «un gommone che trasportava circa 50 persone» al punto che «si è scatenato il panico e alcune persone sono cadute in acqua». L'ong segnala di aver pubblicato un video «che mostra chiaramente i libici eseguire manovre pericolose nelle immediate vicinanze del gommone».

Sea-Eye inoltre annuncia che avvierà «un'azione legale» contro questo «terzo fermo della nave da salvataggio nel 2023» (dopo quelli di giugno e agosto). Il provvedimento e la multa «non hanno alcuna base nel diritto internazionale e violano i diritti della Repubblica federale tedesca garantiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (Unclos) in quanto Stato di bandiera della Sea-Eye 4», sostiene l'ong citando un parere legale prodotto da Valentin Schatz, docente di diritto pubblico e diritto europeo presso l'Università tedesca Leuphana di Lünenburg.

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