Svizzera

Servizio civile: ammissioni rese più difficili

La revisione mira a frenare le domande d'ammissione per conflitti di coscienza, suscitando però opposizioni da parte della sinistra e dei Verdi.
©Gabriele Putzu
Ats
19.08.2025 12:46

Frenare le domande d'ammissione al servizio civile per motivi estranei al suo scopo, ossia i conflitti di coscienza, al fine di garantire un numero sufficiente di soldati.

È quanto si propone la riforma, già approvata dal Consiglio nazionale, della legge sul servizio civile che la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) raccomanda - 9 voti a 2 - al plenum di approvare nel corso della sessione autunnale. I Giovani verdi hanno già lanciato il referendum.

Per la maggioranza della CPS-S, le misure incluse nel disegno di legge contribuiranno a far sì che il servizio civile torni ad adempiere il suo scopo originario, ossia offrire una soluzione di carattere speciale basata sulla Costituzione per persone che si trovano in una situazione particolare. I provvedimenti dovrebbero inoltre contribuire a garantire un apporto duraturo di effettivi all'esercito e alla protezione civile.

La minoranza crede invece che la modifica proposta non sia equilibrata e che non sarà in grado di rispondere a uno degli obiettivi principali della revisione, ossia l'apporto duraturo di effettivi all'armata. Anzi, la revisione a suo avviso farà crescere il numero di coloro che preferiranno sottrarsi ai loro obblighi militari attraverso la cosiddetta "via blu" (partenze dall'esercito per motivi medici).

È inoltre del parere che il progetto non consideri l'importanza del servizio civile per l'economia pubblica e per i settori sociali e della sanità.

Nel giugno scorso, il Consiglio nazionale ha approvato la revisione per 119 voti a 73. La nuova legge introduce sei misure. In primo luogo, chi sceglie di svolgere il servizio civile dovrà impegnarsi per un minimo di 150 giorni. Inoltre, il calcolo dei giorni ancora da prestare sarà effettuato applicando un fattore correttivo di 1,5 anche per i sottufficiali e gli ufficiali.

Un'ulteriore misura riguarda i medici, che non potranno essere impiegati nel loro settore specialistico all'interno del servizio civile. La legge stabilisce anche che i membri dell'esercito che hanno già assolto tutti i giorni di servizio obbligatorio non potranno accedere al servizio civile: una norma pensata per impedire l'elusione del tiro obbligatorio.

A partire dall'ammissione, i civilisti saranno inoltre tenuti a prestare almeno un impiego all'anno. Infine, chi presenta domanda durante la scuola reclute dovrà svolgere l'impiego di lunga durata entro l'anno civile successivo.

Durante le discussioni di dettaglio, la sinistra ha sistematicamente chiesto di rinunciare alle misure. Tutte sono però state adottate con la sola opposizione dello schieramento rosso-verde e dei Verdi liberali.

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