Shinzo Abe vittima di un attentato, è in gravi condizioni

(Aggiornata alle 10.16) L'ex primo ministro nipponico Shinzo Abe è crollato a terra durante un discorso a Nara, nel Giappone centrale. Lo riporta il network pubblico Nhk, riferendo che Abe è stato visto sanguinare dal torace in seguito a uno sparo.
Soccorso, è stato portato subito in ospedale. L'ex premier «sembrerebbe non mostrare segnali vitali» nei primi esami fatti sulla funzionalità di cuore e polmoni, riferiscono i media giapponesi citando le autorità locali.
Secondo le prime ricostruzioni, Shinzo Abe è stato colpito al torace da colpi di arma da fuoco – forse sparati da un fucile da caccia – almeno due, esplosi alle spalle e a distanza ravvicinata, cadendo a terra sanguinante e privo di sensi. L'episodio è avvenuto intorno alle 11.30 (4.30 in Svizzera) nella città di Nara, nel Giappone centro-occidentale, dove Abe era impegnato in un evento elettorale a sostegno di un candidato del Partito Liberal Democratico.
«Le condizioni dell'ex primo ministro Abe sono attualmente sconosciute», ha riferito ai giornalisti il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno.
La polizia ha riferito che un uomo, il presunto attentatore, è stato arrestato sul luogo dell'attacco, vicino alla stazione Yamatosaidaiji nella città di Nara.
Abe ha governato il Giappone dal dicembre 2012 al settembre 2020, diventando così il primo ministro più longevo del Paese. Sotto di lui, il Giappone si era spostato significativamente a destra. Abe è stato uno dei più strenui sostenitori di una revisione della costituzione pacifista del dopoguerra.
L'attentatore ha 41 anni
La polizia nipponica ha arrestato il 41.enne Tetsuya Yamagami con l'accusa di tentato omicidio per aver esploso i due colpi di arma da fuoco contro l'ex premier Shinzo Abe a Nara, nel Giappone centro-occidentale.
L'uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe, impegnato in un discorso elettorale. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. Nessun aggiornamento è stato finora diffuso sulle condizioni dell'ex premier, colpito due volte alla schiena con conseguente «arresto cardiopolmonare» e l'immediato trasporto al Nara Medical University hospital.
L'uomo, di 41 anni identificato come con il nome di Tetsuya Yamagami, è risultato essere, secondo i media locali, un ex militare della Forze di Autodifesa giapponesi. Yamagami ha utilizzato una specie di doppietta a canne corte di fattura artigianale, nascosta in una borsa.
L'aggressore ha eluso la sorveglianza degli agenti di sicurezza e si è avvicinato alle spalle dell'ex premier, sparando i due colpi da distanza molto ravvicinata.
In seguito l'uomo ha tentato di allontanarsi, finendo per essere poi bloccato dalla polizia.
La conferma: «È in gravi condizioni»
L'ex premier giapponese Shinzo Abe è «in gravi condizioni». Il primo ministro Fumio Kishida ha detto di «augurarsi e di pregare dal profondo del suo cuore che possa sopravvivere», condannando «nel modo più deciso possibile» l'attentato ai danni di Abe, definito come «inaccettabile».
Kishida ha definito l'attacco contro Abe un atto «vile e barbaro», assicurando che un'azione del genere, fatta durante la campagna elettorale che è alla base della democrazia, è assolutamente imperdonabile.
Il premier è rientrato d'urgenza in elicottero a Tokyo, lasciando ogni impegno elettorale per il rinnovo della Camera Alta in programma domenica 10 luglio, dovendo presiedere una riunione del governo d'emergenza per esaminare la situazione e per prendere i relativi provvedimenti.
Anche i partiti di opposizione hanno deciso di fermare la campagna elettorale in segno di solidarietà e di tornare nella capitale.
USA «scioccati» dalla vicenda
L'ambasciatore USA a Tokyo Rahm Emanuel ha affermato di essere «rattristato e scioccato» per l'attacco contro l'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe durante un evento elettorale. «Siamo tutti rattristati e scioccati dalla vicenda dell'ex premier Shinzo Abe. Abe-san è stato un leader eccezionale del Giappone e un alleato incrollabile degli USA. Il governo degli Stati Uniti e il popolo americano stanno pregando per la vita di Abe -san, la sua famiglia e il popolo giapponese», ha rimarcato Emanuel in una dichiarazione.
Johnson «inorridito» per l'attentato
«Assolutamente inorridito e rattristato nel sentire dello spregevole attacco a Shinzo Abe. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari»: lo ha scritto su Twitter il premier uscente britannico Boris Johnson commentando l'attentato all'ex premier giapponese.
L'UE al fianco del popolo giapponese
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si è detto «scioccato e rattristato dal vile attacco a Shinzo Abe mentre svolgeva le sue mansioni professionali - ha scritto su Twitter -. Un vero amico, strenuo difensore dell'ordine multilaterale e dei valori democratici. L'UE è al fianco del popolo giapponese e del premier Fumio Kishida in questi tempi difficili. Vicinanza alla sua famiglia».
Stoltenberg, «profondo shock» per l'attacco ad Abe
Il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, si è detto oggi «profondamente scioccato» dall'attacco «atroce» all'ex premier giapponese Shinzo Abe e ha assicurato che l'Alleanza, di cui Tokyo è uno stretto alleato, «è al fianco» dei giapponesi e del loro governo.
«Profondamente scioccato dall'atroce attacco a Shinzo Abe mentre si rivolgeva agli elettori. I miei pensieri sono rivolti a lui e alla sua famiglia. La NATO è al fianco del popolo del nostro stretto partner, il Giappone, e del suo primo ministro Fumio Kishida», ha scritto Stoltenberg su Twitter.
Mosca: «Crimine mostruoso l'attentato ad Abe»
«Siamo convinti che coloro che hanno pianificato e commesso questo crimine mostruoso incorreranno nella dovuta responsabilità per questo atto di terrorismo, per il quale non ci sono giustificazioni né scuse».
Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando dell'attentato all'ex premier giapponese Shinzo Abe. Lo riporta il Moscow Times.
Pochi precedenti prima dell'attentato ad Abe
Sebbene le leggi sul possesso di armi in Giappone siano molto più severe rispetto agli Stati Uniti, casi analoghi all'attentato dell'ex premier Shinzo Abe si sono verificati in passato, e hanno riguardato politici di rilievo.
Nel 1992 un estremista di destra sparò alcuni colpi di arma da fuoco all'allora vice presidente del partito democratico, Kamemaru Shin, nella prefettura di Tochigi, senza tuttavia colpirlo. Nel 1994, in un hotel a Tokyo il premier Hosokawa Morihiro venne colpito da un appartenente a un gruppo di estrema destra, ma rimase illeso.
Nel 2007 il sindaco della città di Nagasaki, Ito Itcho, morì durante un attentato organizzato da una banda criminale. Un altro caso ha riguardato il direttore dell'Agenzia nazionale di polizia, Kunimatsu Takaji, nel 1995, che venne gravemente ferito da colpi di pistola sparati davanti la sua abitazione.
A differenza degli USA, per acquistare armi in Giappone è necessario passare rigorosi esami per accertare le proprie condizioni mentali, e in commercio sono consentiti soltanto alcuni tipi di fucili e carabine. Secondo i più recenti dati dell'OCSE, il tasso di omicidi in Giappone si assesta a 0,2 su 100.000 abitanti, contro i 6 degli Stati Uniti.
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