Lugano

Sì al parco Viarno, «sni» alla nuova spiaggetta

In Consiglio comunale sono state gettate le basi per la valorizzazione del «polmone verde» di Pregassona - Su Riva Caccia invece...
©Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
16.05.2023 23:23

Un passo avanti verso quella che sarà la seconda area verde urbana più ampia di Lugano. Ne mancano ancora per arrivare al traguardo, ma almeno le basi pianificatorie dell’operazione sono state gettate: stasera, il Consiglio comunale ha approvato la modifica del Piano regolatore necessaria alla realizzazione del nuovo parco Viarno. Il progetto prevede la valorizzazione della storica villa, con le sue pareti rosse, la costruzione di un nuovo edificio al suo fianco (una orangerie) destinato a spazio pubblico (bar e ristorante) e di un altro corpo edilizio su due livelli che accoglierà un parcheggio coperto dal verde e altre superfici comunali interne (fra cui una sala multiuso e dei magazzini), oltre che una piccola piazza sul lato di via Guioni. La proposta del Municipio non ha incontrato opposizioni: l’opera è molto attesa e qualcuno ha auspicato che i suoi tempi siano rapidi. «Recentemente il parco è stato occupato temporaneamente da ‘volti noti’ - ha commentato il leghista Marco Bortolin riferendosi al recente blitz degli autogestiti del Molino - e la villa è oggettivamente pericolante: c’è quindi necessità d’intervenire». «È da tantissimo che aspettiamo questo parco» ha rilanciato Sara Beretta Piccoli. Per Marisa Mengotti (Verdi) l’unico neo è il numero di posteggi previsti: «59 sono troppi, diventerà un parcheggio di quartiere che attirerà traffico». Restando in tema di viabilità, Ferruccio Unternährer si è espresso contro il progetto della nuova rotonda fra via Guioni e viale Cassone, approvato ma non ancora realizzato. A detta del liberale radicale, che ha chiesto al Municipio se potrebbe tornare sui suoi passi, la rotonda non migliorerà la situazione viaria e costerà due milioni al contribuente.

Il bello di Barbengo

Ci sono notizie pianificatorie anche per gli abitanti di Barbengo, perché il plenum ha approvato una serie di adeguamenti del Piano regolatore locale. Questi permetteranno di «riordinare» il quartiere Sud e tutelare alcuni elementi caratteristici presenti nel nucleo e nelle vicinanze, come ad esempio due facciate con affreschi della Madonna con Gesù bambino, il mulino di Garaveno, il lavatoio comunale e il pollaio di Casa Guidini, oltre a diverse abitazioni e ville di valore.

Voglia di Ceresio

Riqualificare Riva Caccia creando una nuova spiaggetta? «Sni». La mozione interpartitica del giugno scorso (L. Beretta-Piccoli, Lüchinger, Sanvido, Petralli, Fumasoli, Nyffeler, Toscanelli e Albertini) è stata accolta solo in parte dal plenum. È passata, con 48 voti a 0, la linea della commissione dell’edilizia: promuovere prima uno studio di fattibilità. Durante il dibattito, Beretta Piccoli ha ricordato come l’idea sia nata da una semplice osservazione della natura: «Quando il lago, l’anno scorso, era sceso molto sotto i suoi livelli abituali, nella zona si era creata una spiaggetta che fin da subito aveva attirato l’attenzione della cittadinanza». Che se n’era «appropriata». «Inoltre, approfondendo la questione, abbiamo individuato anche un importante interesse naturalistico nel riqualificare quella riva - ha aggiunto Beretta Piccoli - che tra l’altro apre la porta a sussidi federali e cantonali. E tecnicamente l’intervento non presenta particolari difficoltà».

Il municipale responsabile della pianificazione Filippo Lombardi non pensa tuttavia che l’opera sia prioritaria. «Vorremmo concentrare gli sforzi su altre misure previste sul lungolago, ad esempio la creazione di due nuove gradinate che scenderanno verso il Ceresio in zona Belvedere. Se il Consiglio comunale vuole spendere un po’ di soldini per uno studio di fattibilità, lo faremo fare - ha concluso Lombardi - ma poi non prendetevela se il risultato non porterà alla soluzione preconizzata».