Si fingeva Justin Bieber per ottenere foto di minorenni nudi

CANBERRA - Si fingeva Justin Bieber su Facebook e Skype per convincere i piccoli fan della popstar ad inviargli foto che li ritraevano nudi. Un professore australiano, che promuoveva la sua falsa identità su Internet sin dal 2007, è stato arrestato negli scorsi giorni con oltre 900 capi di accusa di pedofilia, tra cui stupro, possesso di materiale pedopornografico e adescamento di minori attraverso un servizio di comunicazione online. L'uomo è riuscito in 10 anni ad adescare giovani vittime in Australia, Usa e Gran Bretagna e nel suo pc la polizia ha rinvenuto un'ingente quantità di "immagini esplicite" di minorenni.
L'ispettore di polizia dello stato del Queensland Jon Rouse ha descritto l'ampiezza dei reati come "orrenda" e ha inviato i giovani fan a prestare attenzione quando usano i social network. "Questa inchiesta dimostra sia la vulnerabilità dei bambini che usano i social media e le applicazioni di comunicazione sia la portata globale e le capacità dei pedofili nel sedurre e adescare le vittime" ha riferito l'agente. "Il fatto che tanti bambini potessero credere che stavano comunicando con questa particolare celebrity sottolinea la necessità di un serio ripensamento sul modo in cui la nostra società educa i nostri bambini alla sicurezza online", ha denunciato Rouse alla stampa australiana.