«Si vogliono sostituire i cronisti di 20 Minuten con IA»

Con i massicci tagli di posti di lavoro previsti nelle redazioni di 20 Minuten e 20 Minutes TX Group continua il suo graduale smantellamento del panorama giornalistico svizzero, puntando a sostituire i cronisti con l'intelligenza artificiale (IA): è la reazione dell'associazione dei giornalisti Impressum alle novità diffuse stamani dall'editore zurighese, attraverso la sua società controllata 20 Minuten Gruppe.
In un comunicato l'organizzazione afferma di «rifiutare fermamente questo approccio» e chiede a Tx Group di porre immediatamente fine al suo progetto, impegnandosi al contrario per preservare un giornalismo diversificato e indipendente nel paese
Impressum non crede alle promesse di futuri investimenti pronunciate stamane dall'impresa: le dichiarazioni «non appaiono molto credibili, poiché la strategia del gruppo negli ultimi anni è stata principalmente orientata alla massimizzazione del rendimento economico». «Se si vuole davvero investire nel futuro bisogna prima investire in coloro che lo plasmano, i giornalisti», osserva l'associazione.
Sotto la lente sindacale finisce anche il passaggio in cui Tx Group dichiara che sono previsti «investimenti significativi in applicazioni di intelligenza artificiale e nell'ulteriore sviluppo della creazione di valore». «È evidente che l'azienda punta a sostituire sempre più il lavoro giornalistico con contenuti generati dall'IA», sostiene Impressum.
«Le continue e drastiche misure di riduzione dei costi a carico del personale sono la prova di una mancanza di responsabilità sociale. Rivelano inoltre la mancanza di una strategia a medio termine e sembrano perseguire obiettivi orientati esclusivamente agli interessi economici degli azionisti», si legge nella nota. «Invece di tagliare posti di lavoro - a scapito dei dipendenti e della diversità dell'informazione - TX Group dovrebbe investire i suoi profitti in ammortizzatori finanziari e nel giornalismo, per attutire le fluttuazioni del mercato e i cambiamenti digitali senza dover ricorrere a licenziamenti».
Per impressum l'attuale strategia aziendale portata avanti dal gruppo mediatico che controlla numerose testate in Svizzera è autodistruttiva e inaccettabile: «deve essere fermata immediatamente». «La nostra associazione è al fianco delle redazioni e, insieme al personale interessato, farà tutto il possibile per evitare i licenziamenti e cercare un dialogo con la direzione dell'impresa», conclude il comunicato.