Sicurezza in acqua: al via campagna

Upi: l'annegamento è la 2. causa di morte tra i bambini
Ats
28.04.2011 14:35

BERNA - Ogni anno decine di bimbi muoiono o subiscono danni irreversibili dopo essere caduti in acqua perché non sufficientemente sorvegliati. In Svizzera l'annegamento è infatti la seconda causa di morte accidentale fra i bambini, dopo il traffico stradale.

L'Ufficio prevenzione infortuni (Upi) ha lanciato una nuova campagna d'informazione per sensibilizzare i genitori e le persone che hanno in custodia bambini. Il messaggio, che sarà diffuso in primo luogo nelle piscine pubbliche (Didi, la mascotte dell'iniziativa, attraverserà il Paese e farà tappa anche nella piscina di Lugano), è semplice: bisogna controllare sempre i bambini e tenere i più piccoli a portata di mano. L'obiettivo - sottolinea l'Upi - è richiamare l'attenzione dei genitori e degli accompagnatori sul fatto che spetta a loro sorvegliare i bambini, non ai bagnini. Essi infatti possono annegare in meno di 20 secondi, quindi l'adulto che li sorveglia deve sempre trovarsi a distanza ravvicinata, a pochi passi da loro.

Fra i bambini sotto i 9 anni, molti annegamenti sono dovuti a cadute accidentali in acqua, che possono verificarsi anche fuori da piscine e altri luoghi di balneazione. Sott'acqua un bambino può lasciarsi prendere dal panico anche se sa nuotare. Per questo verranno promossi corsi di «Controllo della sicurezza in acqua (CSA)» che insegnano a non aver paura e a mettersi in salvo da soli.