Soldato "spennato" e condannato

SAN GALLO - Una pena pecuniaria con la condizionale di 360 aliquote giornaliere di 80 franchi. Questa la pena pronunicata dal tribunale distrettuale di San Gallo nei confronti di un soldato. Il milite, riconosciuto colpevole di truffa e falsità in documenti, ha incassato illegalmente 166.000 franchi di indennità per perdita di guadagno falsificando fatture e facendo versare più volte le compensazioni.
"L'uomo, impegnato in Kosovo per due anni, al suo ritorno è piombato in un buco - ha spiegato il giudice - ha conosciuto una ballerina e prostituta russa di cui si è innamorato con conseguenze fatali". La russa ha «spennato» il giovane svizzero, facendosi pagare vacanze e appartamenti. Quando il giovane si è ritrovato senza soldi, la ragazza lo ha lasciato.
Per finanziare il costoso stile di vita della sua amata, il militare ha truffato diverse Casse di compensazione. Copiava i formulari delle domande di indennità e li mandava a quattro Casse diverse. Nel 2009 il soldato è riuscito ad incassare 20.000 franchi al mese. Dal 2010 non era più in servizio per l'esercito, ma continuava ad inviare domande di compensazione. Il caso è venuto alla luce durante un controllo di routine nell'ottobre 2010. Il militare ha confessato tutto. In totale, si è intascato 166'000 franchi: deve ancora rimborsarne 100'000 a tre Casse di compensazione.