Tresa

Sta arrivando l'oro alla miniera di Sessa

Il Municipio propone di firmare una convenzione che fissa un contributo annuo di 25 mila franchi – Oggi sono 3 mila
© CdT/Archivio
Giuliano Gasperi
18.11.2023 06:00

La miniera d’oro di Sessa è sul binario giusto per fare un salto di qualità. Un binario posato dal Municipio di Tresa, che propone la firma di una nuova e più generosa convenzione con l’associazione che gestisce la struttura. Fino al 2019 l’ex Comune di Sessa versava 500 franchi annui, poi saliti a 3.000 nel 2020, mentre Monteggio ha dato 500 franchi fino al 2020. Ora, con il benestare del Consiglio comunale, si passerebbe a 25 mila franchi annui per tre anni, a partire dal 2024. L’aiuto è vincolato al raggiungimento di tre obiettivi: incrementare il numero delle visite del 3% rispetto alla media delle stagioni precedenti, migliorare la collaborazione con l’ente turistico del Luganese e potenziare le attività di marketing. Il nuovo contributo, proposto dal Municipio sulla base di un piano aziendale elaborato dall’associazione, permetterebbe a quest’ultima di cambiare decisamente marcia nella gestione della miniera. Non che ora sia gestita male (anzi... Basta leggere i seppur pochi commenti dei visitatori su Tripadvisor, dove l’attrazione è valutata con quattro pallini e mezzo su cinque) ma con il budget attuale non si possono fare miracoli. L’attività, come ci spiegano dalla stessa associazione, è quasi interamente basata sul volontariato, e molti dei volontari sono pensionati alla soglia degli ottant’anni. Comunque hanno ancora una grande passione e cercano di trasmetterla alle cinquemila persone che ogni anno si addentrano nei cunicoli sotterranei.

Resta il fatto che occorra ragionare sul futuro, ad esempio creando dei posti di lavoro retribuiti, come ogni azienda. E la miniera di fatto lo è, soprattutto nel dover cercare di farsi conoscere e attrarre il maggior numero possibile di persone. I venticinquemila franchi, infatti, verrebbero utilizzati in gran parte per iniziative promozionali. Attualmente, il marketing lo fanno soprattutto i volontari stessi affiggendo volantini e distribuendoli negli hotel della zona. Un altro impegno importante per il sodalizio è la manutenzione della miniera, in particolare delle luci che «soffrono» in un ambiente così. Oltre a tutto ciò, senza citare la gestione delle guide in base alle lingue dei vari gruppi di visitatori, l’associazione cerca di rinnovare la sua proposta. Una delle ultime novità è stata l’apertura al pubblico di un cunicolo intermedio. È lungo sette metri, ma renderlo accessibile ha comportato un gran lavoro. Sfide e difficoltà di un luogo magico, dove un tempo si cercavano pepite.

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