Stampa romanda: le redazioni di Tamedia in sciopero

Lo annunciano il sindacato Syndicom e l'associazione professionale dei giornalisti Impressum
Red. Online
03.07.2018 16:01

LOSANNA - Le redazioni romande del gruppo editoriale zurighese Tamedia osserveranno uno sciopero da questo pomeriggio alle 16 fino a domani a mezzanotte. I redattori chiedono all'editore di rinunciare ai licenziamenti previsti nel quadro della soppressione della versione cartacea di "Le Matin".

Nel comunicato diramato dal sindacato Syndicom e dall'associazione professionale dei giornalisti Impressum, il personale delle redazioni romande di Tamedia dichiara di essere indignato per l'annuncio della soppressione della versione fisica del quotidiano, nonché dei licenziamenti notificati dall'editore "mentre i partner erano impegnati in una procedura davanti all'ufficio vodese di conciliazione e di arbitraggio in materia di conflitti collettivi di lavoro".

I giornalisti esprimono anche indignazione per il rifiuto opposto da Tamedia alle loro proposte volte a limitare gli effetti dei provvedimenti presi. Alla scadenza, oggi, dell'ultimatum rivolto all'editore mercoledì scorso, le redazioni romande hanno deciso - "nella proporzione dell'88% dei voti espressi" - di osservare uno sciopero fino a domani sera.

Chiedono al gruppo editoriale di impegnarsi "seriamente" e "senza escludere soluzioni" - compreso il rilevamento di "Le Matin" - "in un processo suscettibile di salvaguardare la diversità della stampa romanda". L'editore deve inoltre proporre alle persone colpite la revoca dei licenziamenti notificati dallo scorso mese.

Il 7 giugno, Tamedia ha annunciato di voler cessare la pubblicazione del giornale "Le Matin" su carta il 21 luglio e di uscire da quella data solo in versione online, con una redazione limitata a 15 persone. Lo stop non interessa il domenicale "Le Matin Dimanche". I preannunciati licenziamenti di 36 persone sono stati comunicati a partire dalla scorsa settimana.

Parallelamente, l'editore ha annunciato di aver respinto, "perché già considerate, analizzate e abbandonate in passato", le tre proposte di soluzione formulate dal personale. La prima prevedeva di mantenere la versione cartacea del "Matin" senza soppressione di impieghi, con adeguamenti nella politica commerciale, distributiva e dei prezzi e con nuovi introiti.

La seconda puntava su un rilevamento della testata da parte della redazione in collaborazione con possibili investitori. Il terzo modello prefigurava un sito Matin.ch molto più sviluppato e dotato di mezzi nettamente maggiori di quanto previsto dall'editore per creare un'offerta digitale solida.

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