Starmer contro Sunak sull'immigrazione

Duro attacco del leader dell'opposizione laburista Sir Keir Starmer sull'immigrazione «fuori controllo» contro il premier conservatore Rishi Sunak durante il Question Time alla Camera dei Comuni, con l'accusa di «non avere un piano» per gestire gli ingressi regolari nel Regno Unito e nemmeno per frenare gli sbarchi illegali sull'isola.

«Sunak sembra essere l'unica persona fra i Tory a non avere un piano sull'immigrazione - ha detto Starmer sottolineando le divisioni nella compagine di maggioranza dopo il siluramento dell'ex ministra degli Interni Suella Braverman, paladina dell'ultradestra e sostenitrice della linea dura nel controllo dei confini - e la sua squadra ha perso fiducia in lui, allora perché i cittadini dovrebbero fidarsi?».

Il primo ministro si è difeso affermando che il governo sta adottando misure per controllare l'immigrazione e ha criticato l'approccio del Labour al problema in quanto se fosse al potere finirebbe solo per aumentare gli arrivi nel Regno. Su questo tema Sunak appare in difficoltà, in particolare dopo il record di ingressi regolari nel Paese registrato nel 2022, col saldo netto rivisto di recente all'insù, oltre quota 750 mila, che ha suscitato molte polemiche fra i conservatori.

Starmer ha anche accusato il primo ministro di aver «umiliato» il suo omologo greco, il premier Kyriakos Mitsotakis, cancellando il faccia a faccia in programma ieri a Downing Street per la querelle di lunga data sulla restituzione dei marmi del Partenone chiesta da Atene a Londra. Per il leader laburista, Sunak ha mostrato una visione politica molto limitata, per di più nei confronti di un partner economico e un alleato all'interno della Nato. Il premier Tory ha ribadito la sua versione sullo scontro diplomatico, secondo cui la delegazione ellenica non ha mantenuto la promessa di non risollevare pubblicamente la contesa, e affermato che Mitsotakis intendeva solo «mettersi in mostra».