Strage in Cina: 27 morti e 109 feriti

Un gruppo di uomini armati ha attaccato la stazione ferroviaria di Kunming: FOTO
Ats
01.03.2014 18:58

PECHINO - Bagno di sangue in una stazione ferroviaria di Kunming, capoluogo della provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan. Secondo le informazioni diffuse dall'agenzia di stampa Nuova Cina e da altri media locali, un gruppo di uomini armati di coltello ha fatto irruzione verso le 21 (ora locale) nella stazione, attaccando passeggeri in attesa di partire o appena arrivati. Secondo i primi dati, 27 persone sono state uccise e altre 109 ferite.

L'agenzia di stampa cinese non fornisce alcuna spiegazione della tragica vicenda, mentre una televisione locale ha parlato di un "violento attacco terroristico". Un'altra agenzia di stampa cinese, la Yunnan News, attribuisce la sanguinosa aggressione a una banda di criminali. Ma le informazioni arrivano con il contagocce e, anche se non ufficialmente, Pechino sta censurando le notizie che escono dal Paese.

Tra le vittime in ogni caso vi sono anche persone ammazzate da colpi d'arma da fuoco perché le forze di sicurezza, una volta arrivate sul posto, hanno cominciato subito a sparare. Raffiche sono state sentite da numerosi sopravvissuti che hanno raccontato di spari ripetuti e continui, tra la gente che presa dal panico urlando cercava di fuggire e di trovare un riparo.

Altro mistero riguarda non solo l'identità ma anche la "tipologia" degli aggressori: secondo media locali alcuni sarebbero stati vestiti di nero, mentre altre fonti li descrivono addirittura in divisa. Alcuni assalitori avrebbero anche risposto con armi da fuoco all'intervento delle forze di sicurezza nella stazione, scatenando una violentissima sparatoria. Da ciò l'alto numero di morti e di feriti. Tra le vittime vi sarebbero anche alcuni aggressori.

La zona è stata isolata e molte ambulanze fanno la spola verso gli ospedali. La gente si accalca all'esterno ma viene tenuta a distanza. "Sina Weibo", l'equivalente cinese di Twitter, e la rete televisiva locale K6 sono riusciti a mettere in circolazione alcuni brevi messaggi che parlano di una zona di sicurezza molto ampia istituita dalla polizia.

Fotografie, di cui non è possibile verificare l'autenticità, sono invece state postate su vari siti online e danno un'idea solo parziale del disastro: grandi macchie di sangue per terra, sulle pareti e sui tornelli che separano l'atrio dalle banchine ferroviarie. E poi medici che si affannano intorno ai feriti, piegati su persone stese al suolo, alcune apparentemente ferite.

La provincia dello Yunnan non è mai stata teatro di attacchi violenti di questo tipo e nessuno fa per ora ipotesi sulle motivazione all'origine della strage.

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