I dati

Strutture carcerarie ticinesi, cala la pressione

Nell’ultimo mese il numero di detenuti nel nostro cantone è sceso - Stefano Laffranchini: «Non sappiamo quanto durerà, ma perlomeno possiamo tirare un po’ il fiato» - Cifre in controtendenza nel resto del Paese
© CdT/Gabriele Putzu
Martina Salvini
29.04.2024 18:00

Buone notizie dalle strutture carcerarie ticinesi. Dopo un anno da tutto esaurito, nell’ultimo mese il tasso di occupazione è sceso. «Non sappiamo quanto durerà», premette il direttore delle strutture carcerarie Stefano Laffranchini, «ma perlomeno possiamo tirare un po’ il fiato dopo un periodo molto intenso». Attualmente, infatti, nel carcere giudiziario della Farera i posti occupati sono 70 su 88, mentre in quello penale della Stampa risultano piene 146 celle su 151. Nella sezione aperta dello Stampino, invece, i detenuti sono 32 su 45 posti. Numeri, questi, che non si vedevano da parecchi mesi. «La situazione di sovraffollamento si è protratta a lungo», dice Laffranchini. E questo, spiega, a causa di serie di fattori: «Le inchieste per droga hanno portato a un numero crescente di incarcerazioni, insieme a una grossa inchiesta per truffa che ha fatto finire in manette 15-20 persone contemporaneamente. A ciò, si sono aggiunti poi tutti i problemi che derivano dalla migrazione e che hanno portato a un incremento del numero di detenuti». Ora, dicevamo, sembra andare meglio, anche grazie alle misure messe in campo. Correttivi che hanno permesso di alleggerire il carico di lavoro degli agenti di custodia. «In primis - ricorda Laffranchini - è stata affidata a una società esterna il controllo degli accessi al Palazzo di Giustizia a Lugano, in modo da poter recuperare più personale da destinare alle carceri. In seconda battuta, si è deciso di esternalizzare anche la ronda esterna al carcere, permettendoci di recuperare tre unità».

In arrivo quattro container

Per guadagnare spazio, inoltre, presto arriveranno in Ticino quattro container che ospiteranno altrettanti detenuti. «Verranno posati alla Stampa e saranno in grado di garantire tutti gli standard di sicurezza e di comfort. A corto termine serviranno come valvola di sfogo in caso di sovraffollamento, ma soprattutto saranno utili in vista della creazione della sezione femminile, per realizzare la quale dovremo liberare un intero piano della Stampa». Idealmente, i lavori dovrebbero iniziare a settembre. «Ma per riuscire a partire dobbiamo anche sperare che i numeri dei detenuti continuino a scendere». Oltre allo spazio, tuttavia, servirà anche più personale. «Al concorso per reclutare nuovi agenti di custodia si sono presentati in cento, dopo una prima scrematura possiamo contare su 65 profili. Confidiamo di poter arrivare alle 15 unità che ci servono».

I numeri in Svizzera

Detto del Ticino, allargando invece lo sguardo al resto della Svizzera la situazione non appare migliore. Stando ai dati dell’Ufficio federale di statistica, il 31 gennaio si contavano 6.881 persone detenute, pari al 7% in più rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione degli istituti penitenziari era del 94,9% e rappresenta il livello più alto dal 2014. Rispetto al 2023, osserva ancora l’UST, l’aumento del tasso di occupazione è stato maggiore nei due Concordati di lingua tedesca rispetto al Concordato latino.