Sudafrica: Parlamento contro l'impeachment al presidente

Riunito in sessione straordinaria a Città del Capo, il Parlamento del Sudafrica ha votato contro l'avvio di una procedura di impeachment del presidente Cyril Ramaphosa per la vicenda dei fondi neri nascosti in un divano. Lo riportano media sudafricani.
Contro la messa in stato di accusa del presidente si sono pronunciati con voto palese 214 deputati a fronte di 148 che hanno votato sì.
Solo cinque parlamentari dell'African National Congress (Anc), la formazione di governo di cui Ramaphosa è presidente, hanno votato in favore dell'impeachment andando contro la linea dettata dal partito.
Per essere sfiduciato dal parlamento c'è bisogno di una maggioranza dei due terzi dell'Assemblea che l'Anc controlla al 57,5% con 230 seggi. I deputati sudafricani in totale sono 400.
Il presidente Ramaphosa è sopravvissuto al voto politico ma la sua reputazione di paladino contro la corruzione è stata macchiata dato che ha ammesso di non avere denunciato alla polizia il furto di 580'000 dollari provenienti da una vendita di bestiame e nascosti dentro un divano.
Venerdì, sempre a Johannesburg, sede del parlamento, si apre il Congresso quinquennale dell'Anc, dove verrà eletta la nuova dirigenza del partito.
Lo scandalo ha sicuramente aggravato le spaccature all'interno del partito che guida il Sudafrica dalla fine dell'apartheid 1994, ma ha anche ricompattato il sostegno a Ramaphosa che è di nuovo in posizione di favore per ottenere un secondo mandato come capo delle Stato alle elezioni generali nel 2024: in Sudafrica il leader del partito di maggioranza diventa automaticamente capo di Stato.
Ramaphosa nel frattempo incaricato i suoi legali di chiedere alla Corte costituzionale di annullare il rapporto sui fondi neri presentato al parlamento in novembre da una speciale commissione, sostenendo che il dossier non contiene alcuna prova contro di lui.