Società

Sul filo dell’indebitamento eccessivo: «Il Ticino tra le regioni più esposte»

Fatture arretrate, leasing per veicoli, piccoli crediti, acquisti a rate, scoperti sul conto, prestiti con familiari e amici, carte di credito - Le tipologie di debiti si accumulano e concorrono a definire un fenomeno sociale difficile da mappare - «L’identikit non esiste, è trasversale»
© CdT / Chiara Zocchetti
Francesco Pellegrinelli
25.04.2024 06:00

Che volto ha l’indebitamento eccessivo? Dove si nasconde e come si manifesta? Difficile dare una riposta univoca. Lo sa bene chi studia il fenomeno e cerca di contenerne gli effetti, a volte devastanti. «La stessa definizione di indebitamento è zona grigia. L’indebitamento è diventato una forma di consumo usuale, basti pensare al leasing che, pur essendo una fonte di debito, non rappresenta di per sé un problema», osserva al CdT Sara Duric della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie. Di qui, appunto, la difficoltà a delimitare un fenomeno che possiamo considerare, per le sue conseguenze, sociale. «Come Cantone, quando promuoviamo iniziative di sensibilizzazione, parliamo quindi di indebitamento eccessivo».

Pur essendo complesso quantificare il fenomeno, l’analisi incrociata di alcuni dati statistici può aiutare a delineare la situazione in modo più preciso. «In Ticino quasi il 40% della popolazione vive in un’economia domestica con un leasing. Mentre il 25% vive con degli arretrati da pagare». Spesso, le prime fatture che si lasciano indietro riguardano i premi di cassa malati o le imposte. «Si tratta di percentuali preoccupanti che mostrano la necessità di proseguire con la sensibilizzazione e di lavorare sulle competenze finanziarie della popolazione», osserva ancora Duric, la quale ricorda come nel 2023, in Ticino, il numero dei precetti esecutivi abbia subito, per il terzo anno consecutivo, un incremento, seppure lieve (173 mila, + 12 mila circa).

Gli effetti sulla salute

«Vivere in questa condizione significa essere limitati nelle scelte», spiega Duric. «Ci sono poi conseguenze molto pratiche, come la ricerca di un appartamento o un impiego, che possono risultare più complesse». Le ripercussioni dell’indebitamento eccessivo, però, non sono esclusivamente finanziarie. La sua incidenza pesa anche in termini di salute e colpisce non solo la persona indebitata ma anche chi le sta attorno. Studi recenti mostrano infatti la correlazione tra indebitamento eccessivo e problemi di salute. «Nei casi più gravi, la persona può ritrovarsi a vivere un disagio psichico, che si trasforma in isolamento sociale e, alla fine, produce veri e propri costi sanitari per la collettività».

L’azione del Cantone

Di qui l’importanza dell’azione del Cantone che monitora l’evoluzione del fenomeno e sostiene le attività di formazione di chi sul territorio segue le persone considerate a rischio. «Il 16 % dei ticinesi vive con tre tipi di debiti che si accumulano. Oltre al leasing per la macchina, ci possono essere arretrati di pagamento, debiti con amici o familiari, acquisti a rate o piccoli crediti».

Ancora una volta, però, individuare un identikit della persona a rischio è un’operazione assai complessa: «Abitualmente si pensa ai giovani. Per quanto effettivamente sia una categoria a rischio, in realtà, il fenomeno è trasversale. Lo dicono le statistiche. Ci sono le persone sole, le famiglie monoparentali e le persone che attraversano una fase di transizione, come i pensionati o chi perde il posto di lavoro». Questo passaggio infatti spesso mette alla prova la capacità di gestire il budget familiare. «Ci sono persone che perdono il controllo dell’indebitamento. Capita che enti e associazioni, come SOS debito o Caritas Ticino con cui collaboriamo, debbano in primo luogo intervenire per ricostruire la situazione debitoria». Tra le persone che chiedono aiuto e che presentano difficoltà di gestione c’è anche un’utenza con redditi alti, osserva Duric. L’indebitamento eccessivo, quindi, non coincide, almeno nella sua prima manifestazione, con l’indigenza e la povertà. Può tendere verso quello stato, ma non coincide.

Le differenze regionali

Il Ticino, assieme alla regione del Lemano, risulta tra i cantoni dove la situazione è più critica. «I dati cantonali vanno presi con le pinze, ma possiamo affermare che in Svizzera tedesca i parametri dell’indebitamento eccessivo sono più contenuti. Lo stesso leasing è un’abitudine molto latina che ritroviamo in percentuale minore oltralpe». Di certo, il fenomeno dell’indebitamento è un costume culturale che ha preso piede soprattutto con l’affermarsi di nuove forme di consumo e di pagamento. «Oggi abbiamo perso l’approccio al risparmio. Possiamo acquistare qualcosa e pagarlo domani; ma se non abbiamo bene in chiaro le nostre disponibilità, la situazione può sfuggire di mano».

Gli strumenti

Che cosa può fare quindi il Cantone e di quali strumenti dispone per aiutare chi è indebitato eccessivamente? «Vale la pena innanzitutto ricordare che in Ticino abbiamo una serie di aiuti sociali cantonali attivabili “a cascata”, che iniziano dalla riduzione dei premi di cassa malati e terminano con l’assistenza sociale. Per quanto concerne l’indebitamento e, più in generale, la gestione del budget familiare, ci sono enti e associazioni che possono intervenire per seguire l’evolversi della situazione, fino a dare un supporto nella negoziazione con i creditori per un’eventuale riduzione del debito». Ciò che va tuttavia chiarito, conclude Duric, è che la bacchetta magica non esiste: «Si tratta di un percorso faticoso che chiama in causa in primo luogo l’impegno della persona sovraindebitata e che richiede capacità di adattamento».