Sunrise in calo all'inizio del 2025, prepara l'uscita dal Nasdaq

L'operatore Sunrise Communications ha subito una contrazione nel primo trimestre, sia in termini di ricavi che di profitti. La filiale del colosso statunitense Liberty Global ha inoltre in programma il delisting delle sue azioni svizzere dal Nasdaq di New York.
Il fatturato da gennaio a fine marzo è sceso del 3,3% a 722,1 milioni di franchi e il margine operativo lordo rettificato, esclusi i costi di leasing (Ebitda al), è diminuito in misura analoga a 240,0 milioni di franchi.
La perdita netta, invece, si è ridotta a 1,3 milioni, rispetto al deficit di 127,2 milioni dell'anno precedente, ha dichiarato il gruppo zurighese in un resoconto intermedio pubblicato oggi.
Gli analisti consultati da AWP non si aspettavano un fatturato inferiore a 731 milioni. L'Ebitda rettificato, invece, non avrebbe dovuto superare i 237 milioni.
La direzione mantiene la tabella di marcia per l'intero anno. La crescita dei ricavi dovrebbe rimanere stabile nel corso dell'anno, dopo una contrazione dello 0,6% nel 2024. L'Ebitda rettificato, il nuovo indicatore di redditività preferito dall'operatore, dovrebbe nel peggiore dei casi ristagnare e nel migliore guadagnare qualche punto percentuale. Il free cash flow dovrebbe attestarsi tra i 370 e i 390 milioni, nonostante il calo di 116,5 milioni registrato nel primo trimestre.
Gli azionisti potranno contare su un dividendo di 3,42 franchi per azione di Classe A e di circa 34 centesimi per azione di Classe B.
Sunrise ha comunicato anche l'intenzione di ritirare la sua quotazione "transitoria" sul Nasdaq a metà agosto, a meno di un anno dal ritorno nella borsa svizzera. La mossa è dettata dal desiderio di semplificare i processi di pubblicazione e risparmiare sui costi.
I volumi di scambio sono stati gradualmente rimpatriati alla Borsa svizzera da quando il titolo è stato reintrodotto sul SIX lo scorso novembre. Da marzo, Zurigo è la principale sede di negoziazione.