Sviluppo della Città, la rotta è tracciata

Popolazione in calo dal 2016, se si eccettua il biennio appena trascorso; aumento dal 2011 del numero di aziende e di posti di lavoro, ma in misura minore rispetto alla media cantonale; substrato fiscale composto nella misura dell’85% da persone fisiche; marcata crescita del numero totale di pernottamenti, in buona parte dovuta alla pandemia. È una Locarno con luci ed ombre quella che emerge dall’istantanea scattata dalla Commissione municipale economia. Commissione che, dopo aver analizzato la situazione attuale, ha elaborato il rapporto d’indirizzo per lo sviluppo socio-economico del Comune. Una serie di «ricette» che sosterrà l’Esecutivo nelle scelte strategiche e nella definizione delle future politiche attraverso le quali far crescere la Città. Il documento è stato presentato giovedì a Palazzo Marcacci dal municipale Nicola Pini, capodicastero Sviluppo economico e territoriale e presidente della Commissione, dal suo collega Davide Giovannacci, capodicastero Finanze e vice presidente della Commissione, e da Fausto Castiglione, responsabile comunale della promozione economica.
Aggregazione, tema da riprendere con determinazione
Quale premessa al documento, la Commissione rileva che «la frammentazione attuale costituisce una difficoltà ulteriore per una strategia coordinata e avanzata di sviluppo socio-economico». Da qui l'appello affinché il tema aggregativo, anche a geometria variabile, venga riavviato con determinazione in un futuro non troppo lontano. «Aggregazione che non deve essere vista come un fine a se stesso, ma come un importante strumento di efficienza istituzionale, di capacità di investimento/impulso e, infine, di sviluppo socio-economico», precisa la Commissione. Ma veniamo ai contenuti del documento programmatico
Un territorio di qualità
La prima delle tre aree strategiche individuate dalla Commissione per far compiere a Locarno un salto di qualità, ha evidenziato Pini, riguarda il territorio: un paesaggio valorizzato e spazi pubblici di qualità attirano infatti abitanti, turisti ed investitori facendo crescere i posti di lavoro, le attività e l’indotto economico. Accanto ai grandi progetti (riqualifica di piazza Grande e di Largo Zorzi, insediamento del Museo di storia naturale nel comparto di Santa Caterina, nuovo quartiere Macello-Gas) la Commissione propone, tra l’altro, la valorizzazione della riva del lago.
«Locomotiva dell’abitare»
Seconda area strategica è quella della politica demografica attiva. «Locarno deve tornare ad essere una locomotiva dell’abitare e del vivere», ha sottolineato Pini. Da qui la suggestione intesa a valutare il lancio di una campagna mirata rivolta ai proprietari di residenze secondarie (1.537 quelle censite, il 19% delle quali sono vuote) che li inviti a portare il proprio domicilio in Città. O ancora ad allestire spazi di coworking attrezzati per chi attua il telelavoro. Non da ultimo, la Commissione invita a sostenere l’arrivo di nuovi abitanti con strutture che favoriscano la conciliabilità lavoro-famiglia.
Eventi anche in bassa stagione
La salvaguardia di quelli attuali e la creazione di nuovi posti di lavoro costituisce il terzo settore strategico. Fondamentali in quest’ottica risultano il settore del commercio e le grandi aziende. Per quanto attiene al primo, Giovannacci ha evidenziato l’importanza di riuscire a proporre eventi minori anche nei periodi «morti» dell’anno così da stimolare l’affluenza di persone nel centro. Per quanto attiene alla Città Vecchia, è ritenuta opportuna una cartellonistica che indichi a chi passeggia sotto i portici di piazza Grande le varie attività presenti nelle stradine e in via Borghese. Cartellonistica che è già in fase di realizzazione e che si spera di poter posare entro l’estate. Si pensa poi anche ad un nuovo concetto riguardante il mercato. Per le grandi aziende, lo sviluppo passa attraverso la promozione della Zona industriale con l’insediamento di nuove attività favorite, ad esempio, dal progetto LocarneseTech. Non vanno infine scordati il terziario in genere, il turismo e la cultura. In questo contesto un ruolo centrale dovrà giocarlo il settore dell’audiovisivo, sfruttando la tradizione del Locarno Film Festival e le competenze presenti sul territorio, in particolare il PalaCinema. Tra le altre misure da approfondire, la valorizzazione del Palexpo e l’ulteriore valorizzazione dei percorsi escursionistici sulla montagna di Cardada.
Quelli elencati non sono che alcuni esempi di misure da attuare affinché Locarno possa sviluppare il proprio percorso di crescita. Il rapporto commissionale sarà ora vagliato dal Municipio al quale spetterà definire le priorità realizzative delle varie suggestioni contenute nel documento. E al contempo instaurare nuove modalità di dialogo tra l’ente pubblico e i vari portatori d’interesse per affrontare tutti insieme il percorso di crescita.