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Svizzera e Grecia firmano un accordo in materia di migrazione

In visita ad Atene e a Lesbo, il segretario di Stato Vincenzo Mascioli e il ministro greco Thanos Plevris firmano un nuovo accordo nell’ambito del secondo contributo svizzero per la migrazione
Red. Online
14.10.2025 15:07

Dal 2022 la Svizzera sostiene la Grecia nell’ambito del secondo contributo svizzero per la migrazione. In occasione di una visita ad Atene il 13 e 14 ottobre 2025, il segretario di Stato per la migrazione Vincenzo Mascioli e il ministro greco della migrazione Thanos Plevris hanno firmato un accordo per portare avanti tale cooperazione. Visitando vari progetti patrocinati dalla Svizzera ad Atene e sull’isola di Lesbo, Mascioli ha avuto modo di discutere con le autorità di migrazione greche e i rappresentanti di organizzazioni non governative.

Dal 2022, nell’ambito del secondo contributo svizzero, la Svizzera finanzia diversi progetti tesi a meglio gestire la migrazione in Grecia. Il 27 agosto 2025 il Consiglio federale ha prorogato tale sostegno stanziando 28,65 milioni di franchi per una seconda fase (2025–2029). L’importo sarà destinato ad allestire infrastrutture e servizi per richiedenti minorenni non accompagnati (RMNA), a integrare tempestivamente le persone da proteggere e a consolidare le procedure d’asilo. Il pertinente accordo è stato firmato dal segretario di Stato Vincenzo Mascioli e dal ministro greco della migrazione Thanos Plevris.

Nei due giorni di visita il Segretario di Stato è stato informato in loco dei progetti in corso. La delegazione svizzera ha visitato ad Atene l’«Athens Solidarity Center», che aiuta i migranti a integrarsi nella società greca fornendo, tra le altre cose, consulenza legale e assistenza nel cercare un impiego e nell’accedere alle prestazioni statali. Sull’isola di Lesbo la delegazione ha visitato un centro di accoglienza e il progetto «Bridging the Skills Gap», realizzato grazie al contributo svizzero. Il progetto mira in particolare a integrare i richiedenti l’asilo nel mercato del lavoro proponendo, tra le altre cose, workshop di preparazione professionale, formazioni teoriche, orientamento professionale e collocamento di lavoro. Lo scopo di attività d’integrazione tempestive è di aiutare i rifugiati a costruirsi rapidamente una vita indipendente in Grecia, non solo a vantaggio dell’economia locale, carente di manodopera qualificata, ma anche dell’Europa occidentale, in quanto diminuisce la probabilità di una migrazione secondaria.

Situata alla frontiera esterna dello spazio Schengen e su un importante rotta migratoria verso l’Europa, la Grecia riveste un ruolo chiave nell’attuazione del Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, che entrerà in vigore a metà del prossimo anno. Un meccanismo di solidarietà intende sgravare i Paesi particolarmente interessati dalla migrazione. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso che anche la Svizzera parteciperà a tale meccanismo, con l’aspettativa che tutti gli Stati adempiano ai propri obblighi previsti dall’Accordo di Dublino. In questo contesto il segretario di Stato Vincenzo Mascioli ha discusso, con le competenti autorità greche e con rappresentanti delle ONG, le sfide legate alla gestione della migrazione, e in particolare la protezione dei RMNA.