Tensioni

Agricoltori svizzeri «sorpresi» dai dazi annunciati da Donald Trump

Gli export svizzeri verso gli Stati Uniti consistono soprattutto in caffè e cioccolato: il formaggio, prodotto d'esportazione importante per la Confederazione, non ha un peso specifico particolarmente rilevante negli scambi fra i due Paesi
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Ats
03.04.2025 10:38

L'Unione svizzera dei contadini ha preso atto delle dichiarazioni di Donald Trump sui dazi «con sorpresa».

Globalmente gli Stati Uniti approfittano nettamente del commercio con la Svizzera e a livello industriale godono di un accesso al mercato senza balzelli. Anche nel ramo agricolo e delle derrate alimentari gli USA non devono sborsare niente, o molto poco, sottolinea l'organizzazione in una presa di posizione pubblicata oggi. Tariffe elevate esistono solo per determinati prodotti agricoli sensibili e in circostanze specifiche.

Tecnicamente gli Stati Uniti possono anche esportare verso la Svizzera - a differenza dei Paesi dell'Unione europea - carne contenente ormoni o prodotti geneticamente modificati, semplicemente dichiarando tutto in maniera esplicita. Se questo accade solo raramente non dipende da dazi, ma dal fatto che i consumatori elvetici non vogliono simili prodotti.

Gli export svizzeri verso gli Stati Uniti consistono soprattutto in caffè e cioccolato. Il formaggio, prodotto d'esportazione importante per la Confederazione, non ha un peso specifico particolarmente rilevante negli scambi fra i due Paesi: circa l'1% della produzione di latte svizzero finisce sotto forma di formaggio negli Usa.

«Perdere questo mercato sarebbe doloroso, ma non tanto da mettere in pericolo la nostra esistenza», ha evidenziato l'organizzazione degli agricoltori. Per quel che riguarda verdure o carne, gli export negli Stati Uniti sono «irrilevanti se non inesistenti».