Alle Camere l'educazione non violenta e la sentenza della CEDU sul clima

Il primo dei tre giorni di sessione speciale previsti questa settimana al Consiglio nazionale si aprirà alle 14.30 con l'esame della modifica del Codice civile volta a dichiarare esplicitamente inammissibile il ricorso alla violenza nell'educazione. Il disegno mira in particolare a vietare le punizioni corporali e altri trattamenti degradanti. In commissione il progetto è stato approvato con 21 voti a 3.
La Camera del popolo discuterà in seguito di una mozione del «senatore» Andrea Caroni (PLR/AR) - accolta agli Stati con 32 voti contro 12 - che chiede al governo di adoperarsi, assieme ad altri Stati, per far capire ai giudici di Strasburgo di essere andati troppo lontano nella loro sentenza del 9 aprile dello scorso anno, quando hanno condannato la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale dando così ragione all'associazione Anziane per il clima. Il Consiglio federale dovrebbe quindi negoziare un nuovo protocollo che imponga limiti chiari all'istituzione. Con 13 voti contro 9 e 1 astensione, la Commissione preparatoria propone di accogliere la mozione.
Il Consiglio nazionale affronterà in seguito tutta una serie di interventi parlamentari di competenza del Dipartimento federale di giustizia e polizia, tra cui una mozione della sua Commissione delle istituzioni politiche, che domanda di garantire i diritti politici a tutti i disabili.