Amministrazione federale, si va verso «salari più conformi al mercato»

L'evoluzione dei salari nell'Amministrazione federale sarà più simile a quella di altre imprese e quindi più conforme al mercato. È quanto rileva oggi l'Ufficio federale del personale (UFPER) in una nota, precisando che il 30 aprile il Consiglio federale ha approvato il piano dettagliato per l'ottimizzazione del sistema.
In futuro lo stipendio evolverà puntando a uno «stipendio obiettivo». Quest'ultimo potrà essere raggiunto fornendo costantemente buone prestazioni e sarà inferiore al massimo previsto per la classe di stipendio, precisa l'UFPER. I collaboratori potranno raggiungere il massimo della classe «se forniranno costantemente prestazioni molto buone».
Gli aumenti salariali annui saranno più contenuti, mentre gli stipendi iniziali saranno tendenzialmente più elevati. Secondo l'UFPER, il nuovo sistema dovrebbe avere un impatto positivo soprattutto in termini di reclutamento del personale, e permetterà di tenere conto del fatto che si occupa lo stesso posto di lavoro meno a lungo rispetto al passato.
L'indennità di residenza - volta a compensare le differenze regionali delle spese di mantenimento del tenore di vita - sarà abolita poiché non più attuale a causa della crescente mobilità e sarà integrata nello stipendio di base.
Secondo i modelli di calcolo della Confederazione, rispetto al sistema attuale gli stipendi accumulati durante l'intera vita professionale rimarranno stabili per tutte le classi di stipendio. D'altro canto, a medio e lungo termine il cambiamento di sistema dovrebbe consentire di ridurre leggermente i costi salariali dell'Amministrazione federale, conclude l'UFPER.