Berna

Arriva un nuovo sistema di riciclaggio della plastica in Svizzera

Denominato Recypac, il servizio è attualmente disponibile nella città di Berna e nelle località zurighesi di Dietikon, Greifensee, Oetwil an der Limmat e Schlieren
recypac.ch
Ats
16.01.2025 16:05

Da oggi è disponibile in alcuni comuni svizzeri un nuovo sistema di raccolta per gli imballaggi in plastica e quelli di cartone destinati alle bevande. L'obiettivo è quello di creare una rete di riciclaggio a livello nazionale.

Denominato Recypac, il servizio è attualmente disponibile nella città di Berna e nelle località zurighesi di Dietikon, Greifensee, Oetwil an der Limmat e Schlieren. Altri comuni seguiranno nelle prossime settimane, si legge in un comunicato odierno. Recypac richiede l'autorizzazione di ogni comune per mettere a disposizione la sua offerta. L'organizzazione senza scopo di lucro è promossa da vari attori, fra cui Aldi, Coop, Denner, Emmi, Lidl, Migros, Nestlé, Unilever e Valora.

«Da anni lavoriamo per semplificare i nostri imballaggi e renderli riciclabili», afferma Eugenio Simioni, dirigente presso Nestlé Suisse, citato nella nota: la nuova infrastruttura rende ora possibile il riciclo. Da parte loro, Coop e Migros già raccoglievano imballaggi in plastica in alcune regioni, ma secondo Christopher Rohrer di Migros il sistema ha raggiunto il suo limite: «una soluzione nazionale standardizzata porterà importanti vantaggi in termini di efficienza ed è nell'interesse dei consumatori».

La raccolta della plastica non è gratuita: i quattro sacchi disponibili presso le autorità locali e i dettaglianti costano da 1 (17 litri) a 4 franchi (110 litri). Il prezzo è comunque solitamente inferiore al classico sacco della spazzatura. La plastica raccolta viene riciclata nei paesi limitrofi: secondo Recypac il materiale ottenuto può essere utilizzato ad esempio nell'industria, ma in futuro sarà possibile usarlo per produrre nuovamente imballaggi per alimenti.

In Svizzera attualmente viene riciclato solo il 3% degli imballaggi in plastica. L'organizzazione si è posta l'obiettivo di raggiungere entro il 2030 un tasso del 55% per gli imballaggi in plastica e del 70% per i cartoni delle bevande.

Le critiche di Greenpeace

Il nuovo sistema Recypac di raccolta per gli imballaggi in plastica e quelli di cartone destinati alle bevande, da oggi disponibile in alcuni comuni svizzeri, non è una soluzione reale ai problemi ambientali. La critica viene da Greenpeace, che non esita a parlare di «occasione mancata».

In una nota diffusa nel pomeriggio, l'associazione ambientalista si dice rammaricata del fatto che attori del genere «continuino a investire nel riciclaggio invece di lavorare insieme per introdurre sistemi di contenitori riutilizzabili».

Greenpeace riporta l'opinione di Joëlle Hérin, esperta di economia circolare, secondo la quale «la raccolta differenziata dei rifiuti di plastica non ridurrà la necessità di nuova plastica per gli imballaggi». I materiali plastici che finiscono nella catena di riciclo non possono infatti essere utilizzati per produrre nuovi imballaggi, ma solo prodotti in plastica più grossolani (il cosiddetto downcycling). «La plastica - sottolinea Hérin - viene prodotta dal petrolio grezzo e ciò è contrario agli obiettivi climatici».

Una soluzione molto più sostenibile sarebbe quella di affrontare il problema alla radice e fare in modo che venga messa in circolazione meno plastica utilizzando contenitori e imballaggi riutilizzabili al posto di quelli monouso. In quest'ottica «Recypac« - che riunisce i principali attori della filiera della plastica, dai produttori ai rivenditori - »sta perdendo una grande opportunità per sviluppare sistemi riutilizzabili«.

Concretamente, per Greenpeace si sta scaricando la responsabilità sui consumatori chiedendo loro di pagare per la selezione degli imballaggi prodotti dai produttori e dai rivenditori.