AVS: spese per 38,8 miliardi

BERNA - Nel 2012 le spese dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) si sono attestate a 38,8 miliardi di franchi con rendite pari a 38,3 miliardi, che hanno rappresentato la maggior parte delle prestazioni. Nello stesso anno, l'Assicurazione per l'invalidità (AI) ha contato 450.000 beneficiari. È quanto si legge in statistiche pubblicate martedì dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).
Per quel che riguarda l'AVS, i prelievi sul salario hanno permesso di coprire 28,9 miliardi di franchi, ovvero il 73,9% delle entrate. Dal canto suo la Confederazione ha versato 7,6 miliardi (19,4%). I versamenti IVA si sono attestati a 2,3 miliardi (5,8%), si legge nel documento dell'UFAS.
L'AVS ha chiuso i conti 2012 con un'eccedenza di 2 miliardi di franchi. Il fondo di compensazione AVS ha terminato l'anno a 42,2 miliardi di franchi, pari al 108,7% delle spese. Una novità importante è la separazione, dal primo gennaio 2011, del fondo AVS da quello dell'AI.
Nel dicembre 2012, oltre 2 milioni di persone hanno usufruito - in Svizzera o all'estero - di rendite per la vecchiaia, e oltre 120.000 hanno ricevuto sussidi per vedovi. Contando tutti i membri delle famiglie coinvolte si raggiunge un totale di 2.315.400 persone. In totale, le persone che usufruiscono di una rendita sono aumentate del 2,8% (+57.100). Oltre la metà dell'incremento riguarda versamenti all'estero.
Per le persone sole, la cifra media ricevuta si è attestata a 2.010 franchi mensili per le donne e 2.013 per gli uomini. Nel caso di coppie sposate, l'ammontare ha raggiunto i 3.334 franchi. Fra i non coniugati un terzo ha raggiunto il massimo previsto di 2.320 franchi mensili, mentre fra gli sposati la quota a raggiungere il limite di 3.480 franchi è stata del 56,8%.
A livello svizzero, la rendita di vecchiaia media al dicembre 2012 si è attestata a 1.838 franchi. In Ticino la media è stata di 1.754 franchi, mentre nei Grigioni di 1.823 franchi.
Nel rapporto si ricorda che l'AVS dipende in gran parte dall'evoluzione demografica. Se oggi abbiamo un po' meno di quattro persone attive per un pensionato, fra 40 anni ci saranno solo due persone attive per pensionato.