L'evento

Bürgenstock, organizzazione e sicurezza: ecco a che punto siamo

Novanta, sin qui, Stati e organizzazioni che hanno risposto «sì» all'invito – L'Esercito svizzero prevede l'utilizzo, per la sicurezza, di un numero massimo di 4 mila militari
©GAETAN BALLY
Red. Online
10.06.2024 10:04

Manca sempre meno al weekend del Bürgenstock. Il prossimo fine settimana, sulle alture del Lago dei Quattro Cantoni, si discuteranno idee e visioni per un processo verso una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina. Novanta Stati e organizzazioni, fa sapere un comunicato diffuso oggi dal dipartimento federale della Difesa, parteciperanno alla conferenza di pace di alto livello sull’Ucraina. Circa la metà degli Stati, citiamo, «proviene dall’Europa, l’altra metà da altri continenti». Per la presidente della Confederazione Viola Amherd «è importante che, per avviare un processo di pace che goda di un vasto consenso, la partecipazione alla conferenza sia la più ampia possibile». A Berna la ministra ha inoltre affermato che «il fatto che così tanti Stati con delegazioni di così alto livello vogliano parteciparvi, dimostra che è stato giusto avviare un processo ampiamente sostenuto».

Gli obiettivi

L’obiettivo principale della conferenza, evidenzia il comunicato, è quello di dare un impulso per un futuro processo di pace. A tal fine la conferenza sul Bürgenstock mira a:

- fornire una piattaforma di dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina, basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite;

- promuovere una comprensione comune di un quadro normativo per raggiungere questo obiettivo;

- definire una roadmap per coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace.

«Non fare nulla non è un’opzione»

Nonostante la guerra in Ucraina sia ancora in corso, nel gennaio 2024 la Svizzera ha manifestato la sua disponibilità a organizzare la conferenza. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha dichiarato ai media che non fare nulla per la pace non è un’opzione. «Crediamo che ci sia sempre spazio per il dialogo, anche se in questo momento sono le armi a parlare» ha affermato. La conferenza sul Bürgenstock è una conferenza sulla pace, non una conferenza di pace, tuttavia anche i soli preparativi hanno già innescato una dinamica positiva.

La conferenza inizierà nel pomeriggio del 15 giugno con una riunione plenaria. Il 16 giugno tre temi di interesse globale, che riguardano un gran numero di Stati, verranno approfonditi in gruppi di lavoro:

- sicurezza nucleare

- libertà di navigazione e sicurezza alimentare e

- aspetti umanitari

Per la conclusione della conferenza sarà inoltre preparata una dichiarazione finale.

Dispositivo di sicurezza sotto la direzione operativa del Cantone di Nidvaldo

Ma come funzionerà la sicurezza? Il comunicato spiega: in veste di Cantone ospite, Nidvaldo è responsabile della sicurezza prima e durante la conferenza. «Il nostro obiettivo principale è di garantire la protezione dei partecipanti alla conferenza e fare in modo che la popolazione si senta sicura», ha dichiarato Karin Kayser-Frutschi, direttrice del Dipartimento di giustizia e di sicurezza del Cantone di Nidvaldo. Il Cantone conta sul sostegno di corpi di polizia supplementari, dell’esercito, dell’Ufficio federale di polizia fedpol e di altri partner della rete integrata nazionale per la sicurezza. «La cooperazione con tutti gli interessati si basa sul partenariato ed è orientata agli obiettivi», ha spiegato Karin Kayser-Frutschi.

Le misure di sicurezza e di sorveglianza riguardano sia il territorio, sotto forma di zona di sicurezza intorno al Resort del Bürgenstock, sia gli sbarramenti o le restrizioni sul lago e nell’aria. Le misure nello spazio aereo sono state strettamente coordinate con la Confederazione, che ha emanato le relative decisioni.

Le restrizioni per la popolazione sono inevitabili a causa delle prescrizioni di sicurezza per i partecipanti alla conferenza che godono di una protezione internazionale, la durata e l’entità sono tuttavia proporzionate secondo i responsabili della sicurezza. I residenti potranno quindi accedere alla zona di sicurezza anche durante la conferenza. Qui maggiori informazioni concernenti le restrizioni.

Fino a 4.000 militari in impiego di sicurezza

L’Esercito svizzero sosterrà le misure di sicurezza per la conferenza con un impiego sussidiario di sicurezza che prevede fino a 4.000 militari. L’esercito assumerà compiti in particolare nei settori: protezione di infrastrutture importanti e critiche, trasporti aerei, ricognizione aerea e interventi dallo spazio aereo, sorveglianza e interventi sulle acque dei laghi nonché logistica e aiuto alla condotta. Le prestazioni logistiche dell’esercito comprendono circa 6,5 chilometri di elementi di recinzione e 8 chilometri di rotoli di filo d’acciaio, 100 veicoli per la polizia come pure veicoli speciali per il trasporto delle persone che godono di protezione internazionale, circa 2 chilometri di strada srotolabile e diversi strumenti di illuminazione.    

Le Forze aeree rafforzeranno il proprio servizio di polizia aerea e garantiranno la ricognizione aerea e il trasporto di persone che godono di protezione internazionale. Per il suo impiego l’esercito ha allestito un eliporto a Obbürgen (NW) che permetterà il decollo e l’atterraggio di cinque elicotteri.

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