Caramelle, su le vendite e giù il fatturato

Il giro di affari è sceso a 348 milioni di franchi, l'1,6% in meno del 2014 - Ma la quantità ha registrato un +2,9%
Red. Online
18.02.2016 11:12

BERNA - Nel 2015 i quattordici produttori elvetici di caramelle hanno aumentato le vendite in termine di volume, ma hanno visto calare i ricavi: il giro d'affari generato da "bonbon", confetti, gomme da masticare e prodotti affini è sceso a 348 milioni di franchi, l'1,6% in meno dell'anno precedente.

A livello di quantità è stata invece osservata una progressione del 2,9% a 33'764 tonnellate, informa oggi un comunicato di Biscosuisse, l'organizzazione dell'industria dei biscotti e dei dolciumi.

In Svizzera sono state vendute 6200 tonnellate dei prodotti in esame, con un calo del 9,7% che ha influito anche sul fatturato (-4,1% a 94 milioni). La quota di mercato dei fabbricanti elvetici si è contratta dal 25,4% al 23,6%. Tenendo conto anche delle importazioni Biscosuisse calcola che il consumo medio pro capite nei 26 cantoni si sia attestato a 3,17 chilogrammi, con una flessione di 137 grammi rispetto al 2014.

Le esportazioni sono aumentate (+6,3% a 27'564 tonnellate), ma a causa del franco forte i proventi sono diminuiti (-0,6% a 254 milioni). I principali mercati esteri sono Germania (24%), Stati Uniti (23%), Francia (10%) e Italia (7%).

Nel comunicato Biscosuisse punta peraltro il dito contro il mondo politico: l'organizzazione critica la normativa Swissness, la prevista revisione dell'ordinanza sulle derrate alimentari e la proposta di aumentare le tasse doganali sullo zucchero.

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