L'intervento

Cassis: «L'OSCE faccia meglio, non di più»

È quanto ha dichiarato oggi a Vienna il consigliere federale e prossimo presidente dell'Organizzazione
©ANTHONY ANEX
Ats
04.12.2025 14:36

All'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) servono riforme pragmatiche per garantire maggiore rapidità d'azione. È quanto ha dichiarato oggi a Vienna il consigliere federale, e prossimo presidente dell'Organizzazione, Ignazio Cassis al suo Consiglio dei ministri.

Secondo il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), l'OSCE deve svolgere il suo ruolo anche senza mezzi supplementari. Non si tratta di «fare di più» bensì di «fare meglio» e di agire mentre il corso della storia sta accelerando.

Per riuscirci è necessario semplificare le procedure, velocizzare la capacità d'azione, priorizzare meglio le risorse. Ci vuole dunque disciplina per agire in modo strategico nonostante i «vincoli economici».

Da qualche anno l'OSCE non è più in grado di adottare un nuovo budget, per cui quello del 2021 viene riportato di anno in anno, tuttavia, a causa dell'inflazione, questo perde continuamente di valore. Inoltre non possono essere lanciati nuovi progetti e creati posti di lavoro. Per approntare un nuovo bilancio, così come per qualsiasi altra decisione, è necessario che tutti e 57 gli Stati membri (tra questi ci sono tutti i gli Stati dell'Unione Europea, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Città del Vaticano, Russia, Ucraina e altri) siano d'accordo.

«Il consenso deve recuperare il suo senso, non di diritto di veto, ma di impegno per far proseguire l'essenziale», ha aggiunto Cassis.

Durante il suo anno di presidenza, il 2026, la Svizzera sosterrà qualsiasi «via credibile» per una «pace giusta» in Ucraina, intende sostenere il multilateralismo e preservare la democrazia, ha concluso il ministro degli esteri elvetico.