Cdt.ch e il Corriere sono media di qualità

BERNA - Qual è lo stato di salute delle testate elvetiche, da quali pericoli devono difendersi e quali potrebbero essere le vie da percorrere in futuro? A queste domande cerca di rispondere l'ottava edizione dell'Annuario «Qualità dei media», presentato ieri a Berna (vedi Suggeriti). I ricercatori dell'Università di Zurigo hanno studiato in che modo l'avvento di Internet ha modificato e sta modificando il panorama mediatico elvetico: come hanno reagito i titoli tradizionali e quali nuovi titoli sono nati? Viene indagato anche il mondo delle reti sociali.
La buona notizia, afferma lo studio, è che la qualità dei portali delle testate principali aumenta, nonostante la tendenza alla concentrazione dei titoli e la diminuzione delle risorse a disposizione. Negli ultimi tre anni il sito del Corriere del Ticino è passato ad esempio da un punteggio di 5,9 a 6,4 (su un totale di 10), piazzandosi davanti a tio.ch ma anche a «20minuten» in tedesco e in francese e ai siti di «St.Galler Tagblatt» e «Le Nouvelliste» (si tratta di una selezione tra i 20 portali analizzati dall'Annuario). Anche per quanto riguarda la presenza su Facebook, i contenuti proposti dal Corriere equivalgono come qualità a quelli del sito. In molti altri casi sul social media finiscono invece in prevalenza soft news o contenuti emozionali. Da notare, poi, che Radio 3i è l'unica emittente privata a livello nazionale a raggiungere un'eco comparabile al settore pubblico.
Se è vero, infine, che tra i 79 titoli analizzati (stampa, online, radio e Tv) ce ne sono 18 che hanno una qualità inferiore alla media ma coprono il 45% del mercato, emergono però altri 17 titoli che mostrano una qualità superiore alla media e che raggiungono il 30%. Tra questi figurano il «Corriere del Ticino», «Il Caffè» e «Le Matin dimanche».