Cerchi lavoro? Ecco quello che devi sapere

ZURIGO/LUGANO - C'è chi consulta giornalmente le offerte di lavoro pubblicate sui quotidiani, chi non si perde un annuncio sui social e chi decide di affidarsi ad agenzie di lavoro interinali. Ma qual è davvero il modo migliore per trovare un impiego? Secondo uno studio pubblicato da von Rundstedt, principale erogatore del servizio di outplacement in Svizzera, Germania e Austria, ci sono alcuni utili trucchi da tenere a mente e altre credenze da sfatare. L'agenzia, che offre sostegno professionale alle persone che sono alla ricerca di un lavoro, ha intervistato 250 aziende in tutta la Svizzera per capire come funzionano i loro metodi di reclutamento del personale.
Ecco i quattro elementi da tenere in considerazione prima di mettersi alla ricerca di un impiego:
1. Offerte di lavoro: il mercato del lavoro nascosto è decisivo nella ricerca di un impiego
Il mercato nascosto (le offerte di lavoro che non vengono pubblicate sui siti web delle aziende o sui loro profili social) resta decisivo nella ricerca di un nuovo impiego, nonostante il crescente utilizzo delle piattaforme virtuali. L'82% delle aziende, infatti, non comunica le posizioni aperte all'esterno e non collabora con società specializzate nella ricerca del personale. Lo studio ha anche rilevato che l'82% delle aziende ricerca profili utilizzando mezzi informali prima di avviare una ricerca con i recruiter o prima di pubblicare un'offerta. Infine, il 74% delle aziende utilizza anche le reti personali dei collaboratori e si può quindi dedurre che i candidati vengono sempre più ricercati utilizzando reti informali.
2. Over 50: anzianità ed esperienza non sono fattori chiave
È noto che le persone che hanno più di 50 anni riscontrano maggiori difficoltà nella ricerca di un nuovo impiego e si sentono maggiormente sotto pressione. Per risolvere questo problema si sente spesso consigliare di minimizzare l'impatto dell'età e invece valorizzare l'anzianità di servizio e l'esperienza accumulata. Secondo l'indagine però la soluzione non è così semplice. Infatti solo il 4% dei datori di lavoro considera l'anzianità di servizio un vantaggio. Oggi, le aziende ricercano maggiormente un profilo tecnico e adattabile, ossia una combinazione perfetta dei seguenti elementi: competenze richieste e esperienza nel settore specifico (52%) e integrazione culturale (44%). Inoltre, l'88% delle aziende ha affermato che preferisce la flessibilità all'esperienza.
3. Zero Gap: sempre meno tolleranza nei confronti dei profili che non combaciano con le proprie necessità
Si osserva ormai da parecchio tempo che le aziende prendono sempre meno in considerazione i profili che non corrispondono quasi perfettamente alla posizione ricercata. I dati dello studio dimostrano che mediamente l'80% dei criteri richiesti per la posizione devono essere soddisfatti già nella prima scrematura. Questa tendenza comporta che la mobilità dei lavoratori da un settore all'altro e da una funzione all'altra sia sempre più complicata e rara.
4. Processi di selezione: generalmente sono più brevi
Spesso si pensa che la durata dei processi di selezione sia aumentata e che ciò sia dovuto alle difficoltà nel trovare i candidati adatti nel mercato del lavoro svizzero. L'inchiesta ha tuttavia dimostrato il contrario. Secondo le aziende intervistate, la durata media del processo è intorno alle 8 settimane, secondo i candidati invece la durata è più vicina alle 12 settimane. La durate del processo è dunque più breve rispetto a quello che si è soliti credere. La durata può variare a seconda della funzione ricercata (da 2 a 20 settimane), ma la maggior parte delle selezioni dura mediamente 8 settimane.