Chiusura della filiale Notime della Posta: «Un buon piano sociale»

I circa 600 dipendenti licenziati da Notime, filiale della Posta che offre la consegna dei pacchi in giornata, riceveranno indennità di licenziamento e di sostegno «significativamente» più elevate di quanto previsto inizialmente. Lo annuncia oggi il sindacato Syndicom.
La chiusura di Notime comporta la soppressione di 143 impieghi a tempo pieno, distribuiti su 589 dipendenti. Il taglio riguarda la Svizzera tedesca e la Romandia. Saranno toccati principalmente 550 corrieri, pagati all'ora e con un carico di lavoro medio del 20%, che consegnano le spedizioni. Sono interessati anche 39 dipendenti con stipendio mensile.
Il piano sociale, ora finalizzato, prevede indennità di fine rapporto lavorativo definite «sostanziali» da Syndicom. Sono stati inoltre concordati un sostegno nella ricerca di un nuovo posto di lavoro e misure di accompagnamento per il riorientamento professionale (come l'assunzione agevolata da parte della Posta, workshop, corsi di tedesco). In casi di particolare gravità è possibile richiedere ulteriori indennità di sostegno. Per molte persone colpite «ciò rappresenta un importante ammortizzatore della perdita del posto di lavoro», sottolinea il sindacato.
Nel suo comunicato, Syndicom ha anche criticato la decisione della Posta di chiudere Notime a causa dell'«apparentemente scarsa domanda di consegne in giornata». Secondo il sindacato, la Posta ha valutato in modo troppo pessimistico le prospettive economiche della sua filiale e non ha sviluppato una vera strategia per il servizio.
In una presa di posizione trasmessa a Keystone-ATS, la Posta ha respinto tali affermazioni. Secondo l'ex regia, l'offerta di Notime - il servizio di consegna espressa in giornata - sarebbe rimasta un prodotto di nicchia. Di conseguenza, la filiale ha accumulato perdite economiche ogni anno. Proprio questa persistente mancanza di sostenibilità ha portato alla decisione, annunciata lo scorso maggio, di chiudere il servizio entro la fine di settembre.