Cinesi reclutate per lavori sessuali in Svizzera, 5 indagati

La polizia cantonale bernese ha terminato un'inchiesta riguardante una tratta internazionale di esseri umani e di favoreggiamento della prostituzione, una delle più vaste operazioni in questo ambito in Svizzera. Cinque persone sono accusate, mentre sono 146 le vittime, perlopiù cinesi.
L'inchiesta è durata tre anni e, come precisato oggi in una nota dal Ministero pubblico bernese per i compiti speciali, è stata condotta in collaborazione con altri cantoni, con la polizia giudiziaria federale, con Europol e con le autorità penali di diversi paesi.
I cinque indagati, tre uomini e due donne di età compresa tra i 30 e i 53 anni, sono accusati tra le altre cose di tratta di esseri umani e promovimento della prostituzione.
Inoltre durante le investigazioni ai capi d'accusa si sono aggiunti riciclaggio di denaro, falsità in documenti, inganno nei confronti delle autorità e ottenimento illecito di prestazioni di assicurazioni sociali o di aiuti sociali.
Le vittime sono state reclutate anche tramite chat cinesi per svolgere lavori sessuali in Svizzera e hanno ricevuto per la maggior parte documenti falsificati o ottenuti illegalmente. Le donne sono state arruolate secondo criteri di apparenza, età e peso.