Parigi

Commercio illegale di beni culturali, Svizzera nel Comitato Unesco

La nomina «rappresenta un riconoscimento importante per il pluriennale impegno della Svizzera» in questo ambito
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Ats
20.05.2025 14:00

La Svizzera è stata eletta oggi a Parigi per la prima volta nel Comitato sussidiario della Convenzione Unesco concernente le misure di lotta al traffico illecito di beni cultuali. Il mandato dura quattro anni (2025-2029) e consente a Berna di elaborare raccomandazioni e linee guida.

Il Comitato è composto da 18 dei 147 Stati firmatari, ricorda l'Ufficio federale della cultura (UFC) in una nota odierna, sottolineando che la nomina «rappresenta un riconoscimento importante per il pluriennale impegno della Svizzera» in questo ambito.

La Confederazione potrà dare il proprio contributo mettendo a disposizione le vaste competenze acquisite in settori come la restituzione di beni culturali rubati, la realizzazione di progetti per la salvaguardia dei beni culturali minacciati o la collaborazione fra Stati, aggiunge l'UFC.

In particolare, Berna intende farsi promotrice del dialogo tra i Paesi d'origine, i cui beni sono fortemente minacciati dal commercio illegale, e le principali piazze commerciali internazionali, in modo da trovare soluzioni comuni e praticabili per proteggerli efficacemente.