Votazione

Con l’abolizione del valore locativo «più equità fiscale»

In vista della votazione federale del 28 settembre, il comitato interpartitico favorevole presenta le ragioni del «sì»
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
18.08.2025 14:15

Approvando la nuova tassa immobiliare, facoltativa, e la conseguente abolizione del valore locativo, viene abolito un prelievo antiquato che penalizza le famiglie, i pensionati con redditi bassi, chi vuole comprare una casa oppure l'eredita. Ne è convinto il comitato interpartitico (PLR, UDC, Centro, Verdi liberali) «SÌ a imposte giuste» che invita popolo e cantoni ad approvare la modifica della Costituzione federale in votazione il prossimo 28 di settembre.

Il valore locativo, introdotto nel 1915, rappresenta un reddito fittizio, calcolato sulla base dell'importo che si potrebbe ricavare dalla locazione dell'immobile, da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione.

La sua abolizione sia per le residenze primarie che secondarie, secondo una nota del comitato a sostegno, oltre a spazzare via un prelievo obsoleto, «porta finalmente a più giustizia fiscale».

La prevista modifica della Costituzione, collegata giuridicamente all'abolizione del valore locativo, consentirà inoltre ai Cantoni - - si pensi in particolare a quelli a forte vocazione turistica come Ticino, Vallese e Grigioni, n.d.r - di introdurre un'imposta, facoltativa, sulle abitazioni secondarie che permetterà di compensare in parte i mancati introiti fiscali. Senza l'approvazione della modifica costituzionale, il valore locativo rimarrà in vigore.