Svizzera

Conforama dovrà pagare 1,5 milioni ma contesta la decisione del Tribunale federale

La Corte conferma il pagamento del risarcimento - L’azienda ribadisce di non essere mai stata condannata per concorrenza sleale e parla di importo sproporzionato
©Chiara Zocchetti
Red. Online
19.12.2025 18:52

Il Tribunale federale ha confermato il pagamento di un risarcimento da 1,5 milioni di franchi a carico di Conforama. La società prende atto della decisione, ma ribadisce di non essere mai stata condannata per frode intenzionale né per concorrenza sleale e che i prezzi effettivamente pagati dai consumatori sono sempre stati indicati correttamente.

In una nota, l’azienda precisa che le irregolarità contestate hanno riguardato esclusivamente i prezzi di confronto e non quelli finali. Da qui la contestazione sul principio e sull’entità del risarcimento, giudicato «privo di proporzionalità»: il caso concerne infatti 39 prodotti, a fronte di un assortimento annuo di circa 33 mila articoli e di 7,5 milioni di pezzi venduti ogni anno.

Secondo Conforama, l’importo fissato non si fonderebbe su elementi di calcolo concreti e verificabili. Per generare un profitto indebito di 1,5 milioni con soli 39 prodotti, sostiene l’azienda, sarebbe stato necessario un fatturato di decine di milioni di franchi, scenario ritenuto irrealistico. «In queste condizioni, il risarcimento è difficilmente comprensibile sotto il profilo economico e giuridico e invia un segnale preoccupante per l’intero commercio al dettaglio svizzero», afferma il CEO Jérôme Gilg.

Nel comunicato, Conforama inserisce la decisione in un contesto di forte pressione competitiva esercitata da piattaforme di e-commerce estere, in particolare cinesi, che opererebbero al di fuori di controlli efficaci sul rispetto dell’Ordinanza sull’indicazione dei prezzi, denunciando uno squilibrio a danno del commercio fisico attivo in Svizzera.

Fondata nel 1976, Conforama Svizzera conta quasi 900 dipendenti, 20 negozi sul territorio nazionale e sede a Morges (VD).