Controllore delle FFS aggredito sul treno, fermato un giovane

A bordo di un treno sulla tratta Lucerna–Basilea un passeggero ha aggredito un assistente clienti delle FFS – il controllore, per intenderci – in modo talmente violento da farlo svenire. I fatti sono avvenuti lunedì 8 settembre, come riferito da 20 Minuten. Una testimone ha raccontato di avere visto «sangue ovunque, sui sedili e sulle scale». Il sindacato del personale dei trasporti (SEV) ha parlato di «shock profondo»: «Episodi di violenza come questo lasciano senza parole».
Il SEV è unito al fianco di tutte le colleghe e tutti i colleghi che lavorano ogni giorno in prima linea nel settore dei trasporti pubblici. «Nessuno deve subire insulti, minacce o addirittura violenza fisica», è stata la chiara presa di posizione del sindacato. «La nostra solidarietà va al collega colpito, così come a tutti coloro che sui treni e nelle stazioni devono affrontare situazioni difficili, spesso sotto pressione e con grandi responsabilità. Il loro impegno merita non solo rispetto, ma anche un sostegno concreto».
Oggi il Ministero pubblico lucernese ha confermato a Radio Sunshine/Central che l'aggressore del controllore è stato arrestato. Si tratta di un cittadino svizzero di 21 anni, fermato nella serata di venerdì all'interno della sua abitazione «dopo intense indagini». Il giovane ha ammesso di avere colpito l'assistente clienti delle FFS e di essere fuggito quando il treno si è fermato a Sursee (in stazione erano già presenti diversi agenti).
Sensibilizzazione
Proprio all'inizio di settembre, il SEV aveva organizzato una giornata d'azione intitolata «Stop alla violenza - più rispetto per il personale» dei trasporti pubblici, denunciando un aumento di aggressioni. Il personale ha indossato sull'arco dell'intera giornata del 3 settembre spille e braccialetti con messaggi contro la violenza. «Chi utilizza l'autobus o il treno deve sapere che dietro ogni uniforme c'è una persona. Il rispetto non è facoltativo, ma obbligatorio. La violenza, sia verbale, sia fisica, non ha posto nel trasporto pubblico», ha dichiarato Patrick Kummer, vicepresidente SEV. I viaggiatori sono anche stati sensibilizzati in merito all'esistenza dell'articolo 59 della Legge sul trasporto di viaggiatori (LTV), che prevede il perseguimento d'ufficio per aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale dei trasporti pubblici.
Per il SEV serve un approccio coordinato tra aziende di trasporto, autorità e forze dell’ordine per contrastare efficacemente questo preoccupante fenomeno. Il sindacato continua a chiedere più personale visibile sui treni e nelle stazioni per «rafforzare la prevenzione e prevenire tempestivamente le escalation». Per questo, «continuerà a impegnarsi con tutte le sue forze per la sicurezza, la protezione e la dignità delle colleghe e dei colleghi».
