Custodia extra-familiare dei figli: «I Cantoni devono poter contare sulla Confederazione»

Per quanto attiene alla custodia extra-familiare dei figli, i Cantoni devono poter contare sul sostegno della Confederazione. Lo ha stabilito stamane il Consiglio nazionale, che ha approvato i relativi accordi di programma (109 voti a 82), compresi gli aiuti finanziari della Confederazione pari a 200 milioni di franchi.
Il progetto di legge in discussione oggi dovrà rimpiazzare l'attuale programma, entrato in vigore nel 2003 e prorogato a più riprese, che scadrà alla fine del 2026.
Diversamente dal Nazionale, il Consiglio degli Stati propone un nuovo assegno per la custodia dei bambini basato sul modello degli assegni familiari e finanziato dai Cantoni, senza però la partecipazione della Confederazione (e quindi senza gli accordi di programma).
La Camera del popolo non solo è favorevole agli accordi di programma, ma ha anche stabilito un contributo federale di 200 milioni su quattro anni. Contrari a questa soluzione sono sia l'UDC che il PLR.
Il dibattito prosegue: in particolare, il plenum dovrà pronunciarsi sugli assegni per la custodia dei figli. Il nuovo modello - che funge da controprogetto indiretto all'iniziativa del PS "sugli asili nido" - prevede un sussidio a lungo termine versato ai genitori fino a che i figli non avranno compiuto l'età di otto anni.
Stando agli Stati, l'assegno dovrebbe ammontare a un minimo di 100 franchi mensili per ciascun figlio affidato almeno un giorno alla settimana ad un'istituzione, con un compenso aggiuntivo di 50 franchi per ogni mezza giornata supplementare di custodia nell'arco di una settimana. Il finanziamento sarà stabilito dai Cantoni, analogamente a quanto avviene con gli assegni familiari.