Guerra

Da Rubio a Dmitriev, ecco chi negozia per la pace

I volti dei negoziatori presenti ai colloqui a Ginevra tra le delegazioni degli Stati Uniti, UE, e Ucraina
©Martial Trezzini
Ats
23.11.2025 16:44

Colloqui a Ginevra tra le delegazioni di USA, UE e Ucraina per discutere un possibile sentiero verso la fine della guerra. Tra presenti e no, ecco chi sono i volti che negoziano la pace.

* ANDRIY YERMAK - Capo di gabinetto di Zelensky e suo consigliere più fidato, è il capo negoziatore di Kiev. Ex produttore cinematografico diventato architetto diplomatico, muove le parole come se fossero scene da montare. In pubblico evoca il peso storico del conflitto: "L'esito della guerra plasmerà il futuro del mondo".

* KIRILL DMITRIEV - Nato a Kiev ma educato a Stanford e Harvard è il capo del fondo sovrano russo e figura di fiducia di Putin, nonché l'inviato 'non ufficiale' che tutti ascoltano con attenzione. Ha passato anni a corteggiare investitori stranieri, e ora usa la stessa abilità per misurare ogni frase come un asset da far fruttare.

* MARCO RUBIO - Segretario di Stato, arriva con un passato da senatore battagliero e da uomo di politica estera sempre schietto. Ha contribuito a definire la linea Usa sulle sanzioni, sulla sicurezza europea e sulla pressione internazionale verso Mosca.

* STEVE WITKOFF - È l'uomo che Washington manda quando servono occhi freschi e parole senza ricami. Imprenditore prestato alla diplomazia, è stato consigliere esterno ascoltato da più amministrazioni prima di diventare inviato speciale. È stato anche uno degli artefici del piano per Gaza.

* BJOERN SEIBERT - Capo di gabinetto di Ursula von der Leyen, è l'uomo che ha contribuito a plasmare molte delle risposte dell'Ue alla crisi ucraina, dai pacchetti di sanzioni alla coordinazione industriale per la difesa. C'è chi lo definisce il 'presidente bis'. Discreto ai limiti del segreto, porta con sé un metodo rigoroso.

* DANIEL DRISCOLL - Segretario dell'esercito Usa ed ex ufficiale con anni nelle operazioni speciali, è l'uomo pragmatico che cerca di modernizzare l'esercito pur mantenendo un occhio alle vite dei soldati: "Voglio un esercito dove mia figlia possa arruolarsi senza paura", ha detto.

* JONATHAN POWELL - Consigliere per la sicurezza nazionale del Regno Unito, non è nuovo ai tavoli difficili: fu lui, da capo di gabinetto di Tony Blair, uno degli ingranaggi decisivi degli accordi del Venerdì Santo. Ha fondato una ong per la mediazione nei conflitti ed è abituato a parlare con chi non parla con nessuno.

* FABRIZIO SAGGIO - Consigliere diplomatico italiano, è l'ombra della presidente del Consiglio Giorgia Meloni per questi dossier. Nei corridoi viene descritto come una persona calma e defilata, capace di rispondere a qualsiasi domanda e con una memoria prodigiosa.

* PEDRO LOURTIE - Braccio destro del presidente del Consiglio europeo António Costa, conosce le pieghe interne dell'Unione avendo lavorato come ambasciatore presso l'Ue per il Portogallo dal 2022. Prima di assumere incarichi diplomatici, è stato consigliere diplomatico e capo di gabinetto di precedenti primi ministri portoghesi: naviga a fondo nel linguaggio delle capitali e in quello delle istituzioni.

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