Dazi di Trump, la Svizzera è ancora in attesa

La Svizzera è ancora nell'incertezza per quanto riguarda la controversia doganale con gli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump non ha ancora reso noto alcuna informazione. E il Consiglio federale non sa neppure quando avverrà la comunicazione.
«Sono consapevole che le persone attendono con ansia il risultato o la lettera degli Stati Uniti», ha dichiarato oggi il consigliere federale Albert Rösti a margine di un incontro con i media. Questa incertezza pesa sull'economia e sui mercati.
Il Consiglio federale ha «buone speranze» che la Svizzera e gli USA giungano a «una buona conclusione, o almeno a un primo passo» sui dazi, ha detto Rösti. «Attendiamo l'accordo dell'amministrazione Trump», ha aggiunto il consigliere federale in un'intervista video all'agenzia di stampa Keystone-ATS. «Dobbiamo aspettare e vedere se Trump è d'accordo».
All'inizio della settimana, Trump ha annunciato nuovi dazi per quattordici paesi e ha posticipato la scadenza per altri dazi da domani al 1° agosto. «La Svizzera non ha ricevuto alcuna lettera dal presidente degli Stati Uniti», ha precisato da parte sua il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) a Keystone-ATS. Il Dipartimento di Guy Parmelin non ha specificato per quando la lettera è attesa.
Fino al 1° agosto all'export svizzero negli Stati Uniti si applicherà un'aliquota tariffaria generale del 10%, ha aggiunto il DEFR. Berna è sempre in contatto con le autorità competenti negli USA.
La Svizzera puntava inizialmente a un'intesa rapida. Due settimane fa, la presidente della Confederazione e ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha telefonato al segretario al Tesoro USA Scott Bessent. Secondo la consigliera federale, questi avrebbe detto che «si è molto vicini a un accordo», pur ammettendo che gli Usa sono in ritardo nelle trattative perché impegnati su molti fronti.